Era il XIV secolo quando il pifferaio magico, protagonista della fiaba dei fratelli Grimm, al suono del suo strumento cercava di allontanare i ratti, probabili veicoli della peste nella città di Hamelin. Da allora di tempo ne è trascorso, ma questi animali tuttora continuano a turbare il sonno di molti, fra cui un illustre cittadino: Eric Adams.
Dopo aver cercato invano di risolvere “la vicenda topi”, che da anni affligge la metropoli, il sindaco di New York ha deciso di convocare il 18 e 19 settembre un Summit a riguardo, in collaborazione con il Dipartimento della Salute e dell’Igiene Mentale della città e il Programma di Gestione Integrata dei Parassiti dello Stato della Cornell University. “Il modo migliore per sconfiggere il nostro nemico è conoscerlo – ha confermato Adams. – Ecco perché organizziamo questo vertice inaugurale, per riunire esperti e leader di tutto il Paese in modo da comprendere meglio i topi urbani e come gestire le loro popolazioni”.
Dopo aver messo all’opera camion della spazzatura di ultima generazione e bidoni per i rifiuti a mo’ di container, il convegno è l’ultima trovata del sindaco della Grande Mela per estinguere la persistente popolazione di roditori.
Nonostante le segnalazioni si siano ridotte del 15%, il fenomeno è tutt’altro che risolto. “I newyorkesi potrebbero non saperlo, ma io odio i topi – ha dichiarato Adams. – Nonostante i progressi fatti in questi anni, non ci fermeremo qui”.
Jakob Shaw, responsabile dei progetti speciali di People for the Ethical Treatment of Animals, con la stampa si è mostrato piuttosto critico e ha dichiarato: “Non è necessario un summit sui topi per arrivare alla conclusione che i milioni di chili di spazzatura lasciati per le strade della metropoli tutto il giorno forniscano una fonte di cibo costante con cui banchettare”.
Il consigliere Shaun Abreu, che presiede il Comitato per i servizi igienico-sanitari e i rifiuti solidi di New York, invece, ha auspicato che l’incontro porti a soluzioni concrete: “Quando sai che due ratti possono dare vita a 15 mila discendenti, ucciderne un centinaio o un migliaio non fa differenza. Dobbiamo affrontare il problema alla radice”. Ha poi sottolineato che la fornitura di bidoni in plastica rigida e la diffusione di contraccettivi dovrebbero essere ampliate, come metodi concreti per aiutare a rallentare i ratti nella loro riproduzione di massa.
Alcuni legislatori di Albany hanno recentemente introdotto un disegno di legge che intende impedire l’uso di trappole e colla poiché inducono spesso nei roditori morti dolorose e lente.
“Ridurre la popolazione dei ratti è essenziale per rendere le città più sane e igieniche e mantenere al tempo stesso un ecosistema urbano – ha sottolineato Sue Donoghue commissario del New York City Department of Parks and Recreation. – Collaborare su modi per farli allontanare è necessario”.
I nuovi contraccettivi per i topi salveranno New York dall’invasione – La Voce di New York