Eravamo abituati a vederli in film o serie televisive come Star Trek, Stargate e nel videogioco Portal, ma ora la realtà a New York e Dublino va oltre la fantascienza. In queste due metropoli, contemporaneamente, sono stati appena installati due enormi portali circolari, che in tempo reale, collegano le due città attraverso un ponte virtuale.
La coppia di strumenti, che unisce la città americana con quella irlandese, separate da una distanza di oltre 5.000 chilometri, propone un collegamento video in diretta 24 ore ogni giorno, fino all’autunno 2024.
Il New York City Portal è collocato nel Flatiron District di Manhattan, mentre il Portal di Dublino è installato vicino a O’Connell Street, una delle arterie principali della capitale irlandese.

Il progetto artistico, ideato e realizzato dal lituano Benediktas Gylys, secondo quanto dichiarato da Flatiron NoMad Partnership in un comunicato stampa è “concepito come una testimonianza del potere dell’arte di trascendere le barriere fisiche”.
L’installazione delle sculture è stata realizzata da Portals.org che ne ha già posizionato altre, a Vilnius in Lituania e a Lublino in Polonia, dove sono presenti dal maggio 2021. Le nuove opere si avvalgono anche della collaborazione di Simons Foundation, un’associazione filantropia scientifica, NYC DOT Art, e della municipalità della cittadina europea.
Grazie alle “sculture”, afferma Portals.org sul suo sito, “ci stiamo avvicinando alla realizzazione della nostra visione”. I quattro portali infatti potrebbero presto interagire fra loro e con ogni località a essi collegata.
“Portals non è soltanto una connessione fra due Paesi – ha sottolineato Gylys in un video su Instagram, – i portali sono sculture che formano una rete globale che servirà da ponte verso un pianeta unito”.
Grazie a un team dell’Università Tecnica Gediminas di Vilnius, da cui ha potuto prendere forma, l’idea partorita da Gylys nasce nel 2016 “dopo un’esperienza mistica”, come da lui raccontato.

Secondo la visione dell’artista, le opere che si ispirano alla fantascienza e all’uso di queste strutture per viaggiare attraverso il tempo e lo spazio sono anche un invito all’incontro che va oltre le barriere, la distanza e la lingua. Volutamente sono state concepite senza audio e invitano a conoscere l’altro attraverso il linguaggio del corpo.
I portali sono muniti di due grandi display per videoconferenze con telecamere che utilizzano il software Video Windows e una tecnologia avanzata AVI-SPL. Nessuna immagine viene filtrata: tutto ciò che accade viene ripreso in presa diretta e questo crea anche qualche imbarazzo.
Seppure la maggior parte delle persone in transito davanti agli schermi decida di salutare, sorridere, creare cuori con le mani, alcuni soprattutto nella città irlandese nell’invito a “incontrare l’altro superando i confini” hanno visto un modo per provocare, deridere, talvolta spogliarsi e mimare atti osceni.
Chissà che le nuove installazioni non vadano oltre la conoscenza virtuali e che per qualcuno possano trasformarsi in vere e proprie storie d’amore.