Per un momento l’acciottolio nella sala del Metropolitan Club si ferma. I commensali smettono di mangiare. Fa il suo ingresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e scatta l’applauso. Il capo dello Stato italiano è stato premiato dal Gruppo Esponenti Italiani (GEI) durante un pranzo d’onore, un’occasione per festeggiare anche il 50esimo anniversario dalla sua fondazione. Gli è stato riconosciuto “il suo straordinario servizio alla Repubblica e l’orgoglio trasmesso alle comunità italiane all’estero, il suo impegno per il multilateralismo, per i diritti individuali, per gli ideali esemplari del progetto europeo, per il rafforzamento del rapporto transatlantico e di quello con gli Stati Uniti in particolare”, ha dichiarato il presidente del GEI Mario Calvo Platero alla consegna del premio.

“New York è un punto nevralgico degli Stati Uniti – ha commentato il presidente Mattarella – ed è cambiata molto dall’ultima volta in cui sono stato qui, otto anni fa. L’immagine dell’Italia in questo Paese è articolata”. Ha poi ricordato alcuni dei personaggi più celebri che hanno aperto un ponte fra le due nazioni: “Cristoforo Colombo, Giovanni da Verrazzano – che quest’anno ricorrono i 500 anni dal suo sbarco nella baia dell’Hudson –, ma contribuiscono in tempi recenti altre personalità distintesi nella cultura, nelle arti, nell’imprenditoria. Voglio ricordare il ruolo che in questi ambiti hanno sempre svolto le università. Gaetano Salvemini fu ospitato ad Harvard durante il regime fascista; Enrico Fermi, prima di recarsi a Chicago, insegnò alla Columbia University dove oggi ci sono più di 180 italiani, fra studenti e professori.”
“È un patrimonio di cui dobbiamo andare particolarmente fieri – ha dichiarato il capo dello Stato riferendosi al rapporto fra l’accademia italiana e statunitense. – Soprattutto in questo periodo, in cui la collaborazione fra Atenei, così importante per costruire ponti di dialogo e luoghi di libero dibattito, viene messa in discussione. Alle nuove generazioni di italiane ed italiani che scelgono di vivere negli Stati Uniti si prospetta un’esperienza unica. Fare tesoro del privilegio di vivere fra due mondi e fra due culture, potendo avvalersi di quella della patria di origine e di quella che li ospita”.

Presenti alla cerimonia anche il Console Generale Fabrizio Di Michele; il Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite Maurizio Massari; l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, Mariangela Zappia, che è intervenuta: “La sua presenza qui è la testimonianza autorevole di una collaborazione fra Stati Uniti e Italia montata da un legale storico, profondo, e nutrita da una cultura che questo Paese semplicemente ama. In questa sala sono riuniti donne e uomini fieri della loro italianità che forniscono un apporto innovativo, unico ed eccezionale lasciando una traccia in questa città con orgoglio”.
Ospite d’onore è stata Stella Levi, che ieri ha compiuto 101 anni – il presidente Mattarella le ha fatto gli auguri pubblicamente – e da poco è stata nominata Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Sergio Mattarella è il terzo presidente della Repubblica a essere stato premiato dal GEI, dopo Giorgio Napolitano nel 2014 e Carlo Azeglio Ciampi.
