La storia di un luogo viene ripercorsa talvolta anche dagli edifici che vi sorgono: case, palazzi, chiese, strutture che ne mantengono la memoria, come la Blackwell House a Roosevelt Island nell’East River di New York.
La storica dimora venne costruita tra il 1796 e il 1804 e nel corso dei secoli fu utilizzata come residenza privata e alloggio per i lavoratori della prigione locale.

L’edificio, dopo decenni di abbandono, venne acquistato nel 1828 dalla città di New York. Appartenuto in precedenza a Robert Blackwell, si presentava su due piani con un porticato sul retro ed era l’ultimo a essere rimasto in piedi sulla piccola porzione di terra.
Roosevelt Island, dopo essere stata venduta, venne definita “isola del benessere” grazie alle istituzioni che vi fiorirono: un asilo, un ospizio, un penitenziario e vari ospedali.

Nonostante le pessime condizioni di Blackwell House, la New York State Urban Development Corporation, che promuoveva un piano di riqualificazione per l’isola, decise di ristrutturarla poiché era una delle rarissime fattorie rimaste in piedi dall’epoca della Guerra di Indipendenza.
Il suo rifacimento, completato nel 1973, venne affidato all’architetto Giorgio Cavaglieri e l’abitazione nel 1976 divenne ufficialmente uno dei punti storici di riferimento della Big Apple.

Gli ultimi restauri terminati nel 2022, per un costo complessivo di 2,9 milioni di dollari, ne hanno consentito l’apertura al pubblico. Attualmente la casa viene utilizzata dalla Roosevelt Island Historical Society per eventi speciali. Rimane l’unico palazzo esistente che risale ai tempi in cui l’isola era di proprietà privata.