Per oltre mezzo secolo era rimasto quello che si definisce come un cold case – un caso “freddo”, senza nome. Ora invece si è riusciti a scoprire che la donna il cui scheletro fu ritrovato nel 2003 dietro un muro di Manhattan, conosciuta solo come la “sconosciuta di Midtown”, era in realtà Patricia Kathleen McGlone, una 16enne che frequentava un liceo cattolico – e di cui era stata denunciata la scomparsa nel lontano 1969.
La giovane è stata identificata attraverso uno dei suoi parenti, morto l’11 settembre: il DNA di McGlone è stato confrontato con quello delle vittime dell’attentato al World Trade Center ed è stato trovato un “legame parentale” che lascia pochi dubbi su a chi appartenessero quelle ossa.
“Siamo riusciti a stabilire che appartengono alla stessa famiglia”, ha spiegato il detective Ryan Glas dell’unità casi irrisolti della polizia di New York alla WNBC-TV. “Il detective Gerard Gardner è stato l’investigatore che si è assunto il caso. Ha fatto un lavoro enorme”.
La McGlone era appena una teenager quando fu uccisa e quindi abbandonata dove un tempo sorgeva un nightclub frequentato da rockstar. Gli investigatori hanno poi collegato l’identità della vittima a un anello che indossava al dito, sul quale erano impresse le sue iniziali: PMcG. Accanto al suo corpo è stato ritrovato anche un soldatino giocattolo, che potrebbe essere appartenuto a un bambino che aveva partorito.
“Era cattolica e viveva a Sunset Park”, ha aggiunto Glas a proposito della giovane. “È stata battezzata, ha ricevuto la comunione e alla fine ha fatto la cresima. Ha frequentato la scuola pubblica e la scuola cattolica. Ha frequentato la scuola media Charles Dewey a Sunset Park”.
Scoperta l’identità della giovane, ora il focus si sposta sull’assassino. “La prima cosa di cui si ha bisogno è un nome per la vittima, perché ci dà un punto di partenza”, ha spiegato Glas.