Era nella lista dei “cattivissimi” di New York, tra i 12 uomini più ricercati dal New York State Department che lo descrive come “violento” e specializzato in rapine.
A intercettare Moises Tejada, però, non è stata la NYPD, ma gli uomini dell’Ispettorato Vaticano insieme alla Digos, che lo hanno trovato nei bagni per turisti di Piazza San Pietro a Roma armato di tre coltelli.
Cittadino americano, 54 anni e cicatrici visibili sul lato destro del volto (così lo descrive l’annuncio delle autorità newyorkesi), Tejada è già comparso davanti al GIPper la convalida del provvedimento e potrebbe essere presto estradato come richiesto dalle autorità americane.
Di lui non si conosce molto, se non la predilezione per l’arma bianca durante i suoi colpi e la volontà di combattere al fianco dell’armata ucraina contro l’esercito russo. Potrebbe essere questo il motivo del soggiorno a Roma di Tejeda, dove si trovava da dieci giorni dopo essere passato dalla Moldavia ed essere stato dal 2022 nella zona di Kiev. Nei tribunali newyorkesi non è difficile trovare carte che parlino di lui, avendo ormai alle spalle oltre vent’anni di problemi con la giustizia.
A sorridere per la cattura e a ringraziare le autorità italiane è stata in particolare la contea di Suffolk, dove Tejada era stato accusato di rapina a mano armata dopo aver finto di essere il cliente di un agente immobiliare che avrebbe poi ammanettato a un palo e derubato persino della macchina.
Stessa sorte toccata a un real estate agent di Brooklyn, come dimostrano alcuni documenti processuali che risalgono al 2004.
L’elenco pubblicato dal New York State Department of Corrections and Community Supervision mette al primo posto Robert Herman, un sessantottenne localizzato a Rochester accusato di avere ripetutamente violentato ragazzi teenager e indicato come “sex offender level 3”, ovvero ad alto rischio di reiterazione del reato. Nella lista non sono presenti donne e sono indicate 5 persone di colore, 4 bianchi, 2 ispanici e un nativo americano.