La nuova legge riguardante gli affitti brevi su Airbnb non è certo da prendere alla leggera, come dimostra il recente caso che ha visto coinvolta Mega Home e la broker Katherine Cartagena, che dopo aver generato profitti considerevoli stimati intorno ai $2 milioni grazie agli affitti a breve termine, hanno dovuto cedere una somma pari a $845.000 come parte di un accordo con le autorità cittadine e statali.
L’indagine ha rivelato che tra il 2019 e il 2022, sono stati circa 2.000 gli ospiti ad aver soggiornato nei due palazzi sotto esame, totalizzando circa 550 affitti brevi che non rispettavano la nuova legge cittadina. Questa normativa, istituita nel 2022 sotto il nome di Local Law 18, è stata introdotta con l’intento di regolare gli affitti a breve termine, imponendo restrizioni e la registrazione delle proprietà presso un registro cittadino dedicato.
Le restrizioni imposte dalla legge includono l’obbligo per gli host di essere presenti nell’appartamento durante i soggiorni inferiori a 30 giorni, il limite massimo di due ospiti contemporaneamente e il divieto di affittare interi appartamenti per periodi inferiori a 30 giorni.
Questa iniziativa avrebbe lo scopo di affrontare il problema della scarsità di alloggi a prezzi accessibili a New York, fornendo una regolamentazione più rigorosa per gli affitti a breve termine e garantendo una maggiore disponibilità di appartamenti per i residenti a lungo termine.
Il caso di Mega Home e Katherine Cartagena dimostra che le autorità cittadine sono determinate ad applicare la nuova legge e a perseguire coloro che la violano, anche attraverso sanzioni economiche significative. Un evento che servirà da monito per i proprietari e gli operatori di Airbnb, che dovranno essere coscenti che le loro azioni potranno portare a punizioni concrete.