Speriamo questa sia la volta buona. È stata presentata una nuova proposta di legge al Consiglio cittadino di New York per cui il Dipartimento sanitario potrebbe cominciare a somministrare contraccettivi a mo’ di bocconcini saporiti ai ratti, sia maschi che femmine, affinché se ne riduca la popolazione. Allo stesso tempo, una misura di questo tipo, che non prevede l’uso di pesticidi, proteggerebbe il resto della fauna selvatica, soprattutto dopo che Flaco, il gufo simbolo della Grande Mela, è stato ucciso da una polpetta avvelenata destinata ai topi.
Per il momento, come primo tentativo, i bocconcini verrebbero distribuiti solo in due quartieri, andando a coprire la cosiddetta “zona di mitigazione”, cioè l’area di dieci blocchi entro cui si muovono i ratti. I contraccettivi, che costano circa $5 ciascuno, sono pieni di grassi e sale per cui i topi, che ne vanno ghiotti, smetterebbero di razzare fra i cassonetti.
Da oltre sessant’anni i sindaci newyorkesi cercano di liberarsi da questa piaga. Veleni, trappole, ghiaccio secco, pozze di acqua tossica sono stati distribuiti in città dalle scorse amministrazioni per provare a debellare il più possibile i topi. Ma anche altri tipi di contraccettivi, come quello del governatore Nelson Rockefeller nel 1967 o quello promosso dalla Metropolitan Transportation Authority nel 2014, sono già stati disposti senza successo.
Questa potrebbe essere la volta buona perché l’amministrazione Adams ha messo in atto altre due iniziative: sostituire i sacchetti di plastica con dei bidoni rigidi fuori dai ristoranti e bar e fare la raccolta differenziata dell’umido rispetto al resto dei rifiuti.
I ratti si riproducono a velocità prodigiosa – una coppia è in grado di dare vita a 15 mila discendenti in un solo anno, come ha riportato il New York Times. E anche se è difficile fare delle stime certe, MMPC, una nota azienda di pesticidi, ha registrato almeno 3 milioni di topi a New York.