“Non che me ne freghi niente dei gioielli. Ma dei brillanti, sì”, diceva Holly in Colazione da Tiffany. Sul volume esposto alla New York International Antiquarian Book Fair ce ne sono un’infinità, da almeno 30 carati ciascuno, incastonati su platino e uno zaffiro. Si tratta di una copia firmata da Truman Capote negli anni ’50 rilegata in pelle di capra nera dall’artista contemporanea britannica Kate Holland ed esposto nel cuore di Manhattan, Park Avenue Armory, fino a domenica in occasione del centenario della nascita del famoso e controverso scrittore americano.
Il volume è esposto in una gabbia per uccelli di ebano progettata e realizzata ad hoc dal maestro ebanista Dom Parish di Wardour Workshops, ispirata al senso di reclusione ricorrente di cui parla Holly nel libro. È stato messo in vendita per 1,5 milioni di dollari senza aste né trattative.
Per la realizzazione del libro, Holland, rilegatrice e ideatrice del progetto, ha collaborato con i gioiellieri britannici Bentley & Skinner e la libreria di lusso statunitense Lux Mentis. Il lavoro artigianale si è concentrato sull’allineamento certosino di oltre 1000 diamanti. Sono stati disposti in modo da riprodurre la struttura urbanistica a griglia di Manhattan. Lo zaffiro da un carato che spicca sulla copertina è posizionato sull’angolo tra la Fifth Avenue e la 57esima Strada, dove si trova il leggendario negozio del gioielliere Tiffany, emblema del lusso newyorkese. Lo store ha aperto nell’aprile 2023 sotto la proprietà del gigante francese LVMH.
Colazione da Tiffany racconta la storia e i traumi infantili di Holly Golightly, una giovane donna che ama il lusso e la vita mondana e che vive nella Grande Mela sognando di sposare un miliardario che la ricopra di gioielli. Holland ha descritto il romanzo come una “storia d’amore per New York”, un centro globale per le arti, il lusso e la finanza – concetti espressi simbolicamente nel progetto della sua copertina.
Inoltre, Holland ammette che il prezzo di 1,5 milioni di dollari “sia sconveniente”, ma ritiene che il libro possa essere esposto da chi lo apprezza piuttosto che rimanere “in una scatola su uno scaffale”. “È stato davvero eccitante avere questa opportunità di spingere i confini della rilegatura contemporanea, di fare qualcosa che potrebbe essere degno di nota al di fuori del nostro piccolo mondo e di elevare il nostro mestiere nel mercato del lusso. Non vedo l’ora di vedere quale sarà la sua nuova casa”, ha dichiarato l’artista.