I datori di lavoro possono incassare le mance dei dipendenti. E non sono nemmeno obbligati a comunicare ai lavoratori i cambiamenti di orario.
A sostenerlo – in maniera chiaramente del tutto erronea – è il nuovo strumento di intelligenza artificiale messo a disposizione dalla città di New York per la comunità di imprenditori della Grande Mela. Inaugurato lo scorso ottobre, il chatbot “MyCity” è stato definito come il primo strumento d’intelligenza artificiale (IA) in grado di fornire ai proprietari di aziende “informazioni attuabili e affidabili” alle richieste inviate tramite un portale online.
Peccato che, messo alla prova dai giornalisti investigativi di The Markup, il software si sia reso protagonista di clamorosi strafalcioni che non si limitano ad essere incorretti ma spesso travalicano nella vera e propria illegalità.
Un esempio? MyCity sostiene che i negozianti newyorkesi siano “liberi di non accettare contanti” – dimenticando che una norma del 2020 vieta espressamente agli esercizi commerciali di rifiutare pagamenti cash. A volte le risposte sono semplicemente datate, come quella che sostiene che il salario minimo cittadino sia ancora di 15 dollari l’ora – anche se è stato recentemente aumentato a 16.
I problemi di MyCity, basato sull’intelligenza artificiale Azure di Microsoft, sono comunque del tutto analoghi a quelli di altri strumenti di IA generativa come ChatGPT (che ha recentemente definito Francesco Schettino come il regista di Io Capitano). La città ha perciò dovuto aggiornare le clausole di esclusione di responsabilità, specificando che “le risposte di MyCity possono talvolta essere imprecise o incomplete” e dicendo alle aziende di “non utilizzare le sue risposte come consulenza legale o professionale”.
In ogni caso, il sindaco di New York, Eric Adams, si dice ottimista. “È sbagliato in alcune aree e dobbiamo correggerlo”, ha dichiarato martedì, sottolineando che MyCity è un programma pilota. “Ma ogni volta che si utilizza una tecnologia, è necessario metterla in un ambiente reale per eliminare i problemi”.