Amava ostentare in pubblico catene d’oro, abiti firmati e l’immancabile Rolls-Royce – malgrado al contempo predicasse la futilità delle cose terrene di fronte alla beatitudine dell’esistenza ultraterrena.
Lamor Miller-Whitehead, il “vescovo sfarzoso” di Brooklyn balzato agli onori delle cronache per essere stato derubato di un milione di dollari in gioielli durante una cerimonia trasmessa online, è stato condannato lunedì da un tribunale federale per una serie di reati che vanno dalla frode telematica alla tentata estorsione, passando per falso sotto giuramento all’FBI.
Un contrappasso dal sapore dantesco per un uomo la cui fedina penale è tutt’altro che… immacolata. Miller-Whitehead è stato infatti già in carcere per furto con scasso, contraffazione e furto di proprietà. La scorsa estate, inoltre, una sua parrocchiana l’ha accusato di averle sottratto tutti i suoi risparmi (circa 90.000 dollari) con la scusa di “investirli” per comprarle una casa nuova. Promessa che, ça va sans dire, non è stata mai mantenuta.
Al termine di un processo iniziato alla fine del mese scorso presso la corte federale di Manhattan, il sedicente religioso 47enne è stato riconosciuto colpevole per cinque capi d’imputazione. L’accusa si è vista riconosciuta la tesi secondo cui l’uomo non solo avrebbe rubato alla sua parrocchiana, ma avrebbe anche tentato di ricattare un uomo d’affari per procurarsi altro denaro. Il predicatore, infine, avrebbe mentito sui suoi legami di amicizia con il sindaco di New York Eric Adams ed avrebbe giurato all’FBI di non possedere un secondo cellulare (poi ritrovato).
Nel luglio 2022, Miller-Whitehead era finito al centro dell’attenzione dei media nazionali dopo che alcuni rapinatori armati di pistola avevano interrotto la sua funzione religiosa per sottrare a lui e alla moglie gioielli per un valore complessivo di un milione di dollari. Secondo un’inchiesta del New York Magazine, la rapina potrebbe essere legata ai tentativi di Miller-Whitehead di mediare un accordo per la consegna di Andrew Abdullah, responsabile dell’omicidio di un consulente della Goldman Sachs Daniel Enriquez sula metropolitana di New York.