La città di New York ha speso la cifra record di 213 milioni di dollari per risarcire parti offese in varie sentenze – o transazioni – sfavorevoli da luglio a ottobre dell’anno scorso. A rivelarlo è un rapporto preliminare del sindaco Eric Adams.
La cifra è in netta crescita (+200%) rispetto ai 60 milioni di dollari spesi nello stesso periodo dell’anno scorso e il numero più alto quantomeno dal 2002.
A pesare sono stati soprattutto tre contenziosi: il primo e più sostanzioso riguarda un’azione collettiva da 167 milioni di dollari intentata da ex detenuti del carcere di Rikers Island, tenuti in cella anche per un giorno dopo aver pagato la cauzione e perciò in violazione della legge comunale che impone il rilascio dei detenuti entro tre ore.
A tal proposito, un portavoce del Dipartimento di Correzione della Grande Mela ha dichiarato che l’agenzia ha implementato un nuovo sistema di tracciamento delle cauzioni per accelerare i rilasci.
In secondo piano ci sono i 18 milioni di dollari versati a favore di Carlton Roman, ingiustamente condannato nel novembre 1990 a più di 43 anni di carcere per aver ucciso Lloyd Witter e aver sparato a un altro uomo a Jamaica, nel Queens. Il procuratore distrettuale del Queens Melinda Katz ha annullato la condanna nell’agosto del 2021, dopo che nuove prove e testimoni avevano confutato le affermazioni e le testimonianze del processo originale.
Ma non è finita qui: dalle casse comunali sono usciti più di di 3,1 milioni di dollari in favore di Anne Monoky, mamma e direttrice di moda di Manhattan, rimasta paralizzata dopo aver protettto i figli da un albero che si è rovesciato su di loro a Central Park nel 2017. Poi ci sono i 2,35 milioni di dollari versati al tenente Brendan Connolly, che nell’agosto 2016 si è fratturato la spina dorsale dopo che l’autopompa su cui viaggiava è finita in una voragine non adeguatamente sistemata a Cypress Hills, a Brooklyn.