All’Istituto Italiano di Cultura a New York, i due giornalisti e coniugi Maria Teresa Cometto e Glauco Maggi hanno presentato il loro ultimo lavoro. The Other America – alludendo alla formula dell’inviato Rai Ruggero Orlando “In diretta da Nuova York” – è il riassunto di un viaggio on-the-road dei luoghi e paesi meno conosciuti nelle regioni meridionali degli Stati Uniti, da New York a Los Angeles e ritorno. “Siamo andati alla ricerca di posti diversi, cose diverse, per cercare di capire se effettivamente gli americani sono frammentati, polarizzati e arrabbiati come vediamo sui social”, ha spiegato Cometto.
Massimo Sarti, vice-direttore creativo dell’Istituto, ha inaugurato la serata presentando i due giornalisti. Entrambi corrispondenti per diverse testate italiane – Cometto per Corriere della Sera e Maggi per La Stampa e Investire -, si sono trasferiti negli Stati Uniti nel 2000 e sono diventati cittadini americani nel 2018. Il 15 agosto scorso sono partiti per questo secondo viaggio on-the-road, il seguito del primo svolto nel 2021 in collaborazione con l’Istituto, e sono tornati il 4 ottobre.
E quindi, via con il racconto. Spente le luci della sala, l’attenzione del pubblico si è rivolta alle immagini del viaggio, che scorrevano sulla presentazione proiettata al muro. “Prima siamo scesi lungo la costa atlantica verso Sud fino a Savannah, in Georgia – ha cominciato Cometto – Poi ci siamo diretti a Ovest, attraversando Arkansas, Oklahoma, New Mexico, Arizona e poi ancora più a Sud, fra Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama. Infine, siamo ritornati passando per gli Appalachi”. Per un totale di 15 Stati, 9 capitali, 7 parchi nazionali, 5 librerie presidenziali, 23 musei e siti storici, percorrendo più di 14mila chilometri. Ma non solo: hanno incontrato un centinaio di persone, assaggiato quante più cucine tipiche possibili, conosciuto eccellenze italiane nei posti più remoti per cercare di vivere l’esperienza al massimo.
La prima immagine è uno scorcio del parco Hampton a Charleston, in South Carolina. Maggi e Cometto hanno spiegato che avevano deciso di aggiungere questa tappa ispirandosi al viaggio di Frederick Law Olmsted, l’architetto di Central Park: nel 1853, fu inviato in giro per gli Stati Uniti dal New York Times per un reportage sulla schiavitù e tutte le vite ad essa associate. E così anche la coppia è tornata alle radici per capire quanto il razzismo sia ancora radicato nella società moderna. Charleston era il porto principale a cui arrivarono oltre 30mila schiavi dall’Africa e dove ne confluiva il commercio.
Una tappa fondamentale è stata la sede centrale di Walmart a Bentonville, in Arkansas, come simbolo della nascita del capitalismo. Per arrivare in Arizona, Maggi e Cometto hanno percorso l’iconica Route 66, che nel 2026 compie 100 anni: “Non è stato facile, perché la strada non è tracciata o addirittura è scomparsa in alcuni posti. Quindi ci siamo persi”, ha detto lei ridendo. “Una persona che ci è rimasta nel cuore è sicuramente Opal Lee, 96 anni, anche conosciuta come “la nonna del Juneteenth” per aver lottato per i diritti degli afroamericani”, ha concluso Cometto.
Sul sito Stanze Italiane, c’è tutto il loro itinerario da scoprire.