50 Cent e 53 milioni di dollari.
Sono questi gli ingredienti della curiosa faida scoppiata nelle ultime ore tra il celebre rapper originario del Queens e il sindaco di New York Eric Adams.
Tutto è partito sabato scorso, quando l’artista ha criticato il nuovo programma del primo cittadino che prevede la concessione di carte prepagate ad alcune famiglie di immigrati da utilizzare in negozi di alimentari, bodegas, supermercati e minimarket.
La Immediate Response Card – questo il nome dell’iniziativa – coinvolgerà inizialmente un gruppo di 500 famiglie di migranti attualmente ospitate in centri di accoglienza, sostituendo l’attuale servizio di ristorazione offerto in loco, secondo quanto dichiarato da City Hall.
50 Cent, il cui nome di nascita è Curtis James Jackson III, ha pubblicato sulle sue storie di Instagram uno screenshot di un articolo del New York Post commentando: “Ma che caz… sindaco Adams chiamami, non capisco come funziona, qualcuno mi spieghi. Non riesco a spiegarmelo, sono bloccato, magari TRUMP è la risposta”.
Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino, che durante il tradizionale briefing del lunedì gli ha risposto… per le rime.
“Mi piacerebbe spiegarglielo in modo che possa scrivere un altro tweet per dire: “Sapete, Eric è un manager intelligente, e ora capiamo perché è stato eletto dal popolo di New York”, ha detto Adams. “Forse scriverà persino una canzone su di me”, ha commentato sorridendo.
“Dobbiamo sfatare la voce che abbiamo dato carte American Express a tutti, non è vero”, ha poi chiosato Adams. “Le imprese locali ne beneficeranno. Non aveva senso che consegnassimo cibo a persone che non lo volevano”, ha spiegato il primo cittadino, sostenendo che l’iniziativa permetterà alla città di risparmiare ben 2 miliardi di dollari favorendo l’economia circolare.
Sinora la Grande Mela ha sborsato circa 12 dollari a pasto per sfamare le famiglie di migranti nei vari alberghi trasformati in rifugi.