In una recente riunione pubblica al NYU College of Dentistry di Kips Bay, la senatrice dello stato di New York Kristen Gonzalez ha affrontato la proposta di costruzione di un casinò nella parte orientale di Midtown Manhattan, nel quartiere diplomatico per eccellenza dominato dalle Nazioni Unite. La discussione, con oltre 800 partecipanti, è stata molto animata, con i membri della comunità che hanno espresso una ferma opposizione.
Non sono stati soltanto i cittadini ad essere perplessi. La senatrice Liz Krueger e la deputata Harvey Epstein, entrambe molto presenti nel dibattito locale, hanno manifestato “perplessità” riguardo al gioco d’azzardo. Attualmente, lo stato di New York ha in programma l’assegnazione di tre licenze per casinò e le proposte presentate in città sono già nove.
Il lavoro da fare è tanto: per ogni proposta, deve essere costituito un Comitato Consultivo Comunitario (CAC) composto da sei membri rappresentanti del governo locale e statuale, che hanno il compito di votare il progetto con una maggioranza qualificata dei due terzi.
Robert Gottheim, direttore di distretto per il rappresentante Jerry Nadler, ha espresso pessimismo in merito all’approvazione del piano per una sala da giochi accanto alle Nazioni Unite, dichiarando però che un casinò sarà comunque costruito a Manhattan: “C’è troppo denaro coinvolto per pensare che si possa concludere tutto con un nulla di fatto”.
Sono cinque le proposte di casinò già presentate per Midtown Manhattan, due per il Queens, una nel Bronx e una a Brooklyn accanto alla spiaggia di Coney Island.
A puntare la posta più alta è stato finora il Soloviev Group, che proprio a Midtown ha presentato “Freedom Plaza” con un progetto da 18 miliardi di dollari che include un casinò, appartamenti, spazi commerciali, un mercato alimentare, un hotel e un museo.
Il gruppo ha proposto un fondo comunitario con il 2% degli utili netti annui, con un minimo di 5 milioni di dollari, destinati alle iniziative locali. Il Soloviev Group ha però già reso noto come siano state mosse importanti preoccupazioni circa il contrasto della sala d’azzardo con le attività dell’ONU e l’impatto che potrebbe avere sulla sicurezza pubblica.
A Kips Bay, la discussione è poi proseguita con una lunga sessione di domande e risposte, durante la quale la maggior parte degli interventi si è detta contraria alla costruzione di un casinò nel proprio quartiere.
“Ma la questione non finisce oggi”, ha detto la senatrice Gonzalez. “Verrano prese delle decisioni molto presto e la comunità sarà informata attraverso il Consiglio Consultivo Comunitario”.