Tutti la conosciamo: chiunque usi la metropolitana a New York ha sentito la voce di Bernie Wagenblast, l’attore e reporter che ha registrato tutti i messaggi usati per comunicare con i passeggeri. Pochi sanno però che da due anni Bernie ha completato la transizione ed è ora donna.
Da quando ha fatto coming out pubblicamente a gennaio dello scorso anno, Wagenblast, 68 anni, si è aperta sulla storia della sua vita, sulla sua decisione maturata dopo decenni, su chi è divenuta, su come si sente e sul rapporto personale e professionale con la sua iconica voce. La sua storia è raccontata dal New York Times, che ricostruisce come Bernie “aveva mantenuto il segreto per sei decenni perché era paralizzata da ciò che la verità avrebbe potuto comportare”.
Difatti la gente “ha preso in giro il suo aspetto, clienti e conoscenti si sono allontanati”. Il suo matrimonio è andato in pezzi, nonostante la moglie sapesse sin dall’inizio che Bernie nascondeva in sé un’identità femminile: ma non voleva essere sposata a un’altra donna. Le figlie si sono allontanate.
Eppure Bernie dice di essere contenta perché finalmente è “se stessa”. Sta anche imparando a modulare la sua voce con un timbro femminile pr continuare il suo lavoro.
“Penso che condividere la mia storia aiuti a far capire”, ha dichiarato. Nata e cresciuta nel New Jersey, sapeva fin da piccola che voleva essere una donna, ma considerato il contesto e l’epoca in cui viveva ha allontanato questo pensiero ritenuto inaccettabile. “Sono cresciuta con la convinzione nel mio cuore che essere trans non andasse bene. Pensavo che mi sarei messa in imbarazzo se avessi cercato di essere una donna, e che sarebbe stato meglio attaccarmi a qualsiasi versione di virilità trovassi meno repellente”.
“È stato molto difficile parlarne, anche con le persone che mi amavano”. Tuttavia, Bernie – il suo nome legale, che una volta era l’abbreviazione di Bernhard, ora diminutivo di Bernadette – riuscì a confidarsi con la donna divenuta poi sua moglie. Il matrimonio non è sopravvissuto al processo di transizione ma Wagenblast ora si sente libera dal suo segreto. “Quando ho fatto coming out pubblicamente in una riunione in città, ho ricevuto sostegno da tutti, dal comandante di polizia, dal sindaco, dal presidente del Consiglio dell’Istruzione e altri, che mi dicevano che mi avrebbero coperto le spalle”.
Wagenblast ha quindi contattato la MTA – Metropolitan Transportation Authority – per comunicazione l’intenzione di procedere verso un percorso di cambio di genere.
“Hanno detto, va bene, ti appoggeremo. Dopo che la storia è diventata pubblica, sono stata molto contenta di vedere MTA condividere un post sui social media in cui diceva, oh, sai, questa è Bernie, puoi sentirla sulle linee numerate della metropolitana e sulla navetta di Times Square. sono stati di grande supporto con il loro messaggio sul mio coming out”.
Wagenblast nasce come speaker : è lì che ha creato la sua voce – risonante ma non intimidatoria, autorevole ma non autoritaria – dapprima attraverso gli annunci mattutini al liceo, poi nei segmenti informativi delle stazioni radio universitarie. Nei decenni successivi, ha continuato a lavorare sul suo timbro ma sempre interpretando il ruolo maschile cui si sentiva obbligata. Prima di iniziare la transizione, nel 2021, ha deciso tuttavia di rivolgersi a un terapista vocale per ottenere toni più simili a quelli delle donne cisgender che riflettevano chi era davvero da lungo tempo.
“La voce ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita, per me è importante che suoni più autenticamente femminile possibile – dice – questo non è importante per tutte le donne trans. Ma per me è qualcosa di cruciale”. Una questione identitaria. “La voce infatti non si limita a annunciare solo chi siamo, ma viene usata per proiettare chi vogliamo essere. Perché quando ascoltiamo qualcuno parlare, non possiamo fare a meno di fare supposizioni sulla persona che ci troviamo di fronte”.
Wagenblast registra ancora messaggi sul transito locale con quella che chiama “la voce da ragazzo” poiché ritiene di non essere ancora soddisfatta del risultato raggiunto, ma usa la sua voce di donna “ritrovata” per coloro che si sintonizzano sui due podcast che conduce, Transportation Radio (wordpress.com) e Bernie Wagenblast | Cranford Radio (wordpress.com).