Il noto leader della potente lobby dei produttori di armi, Wayne LaPierre, rischia di vedere la sua carriera in pericolo a causa di un processo per corruzione i cui preliminari sono già in corso alla Corte Suprema statale di New York.
LaPierre, che oggi ha 74 anni, è accusato dal procuratore generale Letitia James di frode fiscale e di aver utilizzato oltre sessanta milioni di dollari dei fondi dell’organizzazione per uno stile di vita lussuoso, compresi acquisti in boutique a Beverly Hills e spese di viaggio esorbitanti a Palm Beach, alle Bahamas e sul lago di Como. L’indagine è durata quattro anni, durante i quali la National Rifle Association (NRA) ha visto una significativa diminuzione degli iscritti, passando da sei a poco più di quattro milioni.
I ricavi della NRA sono crollati del 44%, mentre i costi legali per difendersi nelle varie aule di giustizia sono aumentati considerevolmente. Circa tre anni fa, la NRA ha tentato di sfuggire all’inchiesta di James trasferendo la sede da New York a Texas e successivamente dichiarando bancarotta. Tuttavia, un giudice texano ha respinto la richiesta, sostenendo che non c’erano giustificazioni finanziarie per un procedimento d’emergenza.
Nonostante LaPierre sia sotto pressione, ha mantenuto un ruolo rilevante nel dibattito nazionale sulla libertà di possedere armi, con la NRA che continua a finanziare le campagne elettorali dei rappresentanti, principalmente Repubblicani, e a sostenere i governatori conservatori.

Attualmente, il capo dell’organizzazione è uno dei quattro imputati nella causa avviata dall’attorney general di New York nel 2020. Gli altri tre imputati sono John Frazer, consigliere generale della NRA; Wilson Phillips, ex capo finanziario; e Joshua Powell, ex vice capo dell’organizzazione, che ha poi accusato i vertici della NRA accelerando le conclusioni dell’inchiesta.
Il procuratore generale ha avviato negoziati di patteggiamento con Powell, ma al momento non è noto se sia stato raggiunto un accordo. LaPierre ha dichiarato di non essere a conoscenza delle azioni del suo ex capo finanziario, Phillips, che continuava a ricevere uno stipendio mensile di 30 mila dollari dopo essersi dimesso dalla NRA. Inoltre, LaPierre ha affermato di non sapere che il suo agente di viaggi personale riceveva una percentuale del 10% sulla prenotazione dei voli in jet privati, guadagnando una media di 26 mila dollari al mese. Una persona vicina a LaPierre, Millie Hallow, ha utilizzato 40 mila dollari dei fondi della NRA per finanziare la festa di matrimonio del figlio e altre spese personali.
Nonostante le difese dell’organizzazione sostenendo di essere perseguitata da New York, sembra che le minacce più imminenti provengano proprio dagli ex dirigenti dell’NRA, pronti a rivelare i dettagli di una gestione finanziaria discutibile. Alcuni di loro sono attesi in aula, pronti a testimoniare su come LaPierre e il suo cerchio ristretto abbiano gestito i fondi dell’NRA per decenni.