Il cocktail rosa Cosmopolitan divenuto famoso con la serie Sex and the City, è tornato alla moda grazie alla cantante Taylor Swift che è stata ritratta a New York con la classica coppa in mano.
La bevanda, dopo essere stata per anni nelle classifiche dei drink più amati e rappresentativi della Grande Mela, era da tempo scomparsa dai menù delle feste più glamour perché ritenuta ormai datata e troppo “femminile”.
Dopo che DeuxMoi – un account Instagram da due milioni di follower che riporta gossip – ha condiviso le immagini di Swift che sorseggiava il Cosmos con alcuni amici in un ristorante di Lower East Side, improvvisamente il cocktail è tornato letteralmente sulla bocca e nei bicchieri di molti.
Dopo la pubblicazione delle foto, la pagina di DeuxMoi è stata inondata di istantanee che ritraggono persone intente a ordinare il cocktail e che ne segnalano la rinascita con l’hashtag #deuxmoimademedoit.
I bartender confermano che il ritorno del Cosmopolitan è stato in gran parte promosso da donne appartenenti alla Gen Z e Millennials: generazioni che bevevano ancora succo d’arancia quando Carrie Bradshaw – la protagonista principale, nonché voce narrante di Sex and The City, – sorseggiava con le amiche Cosmos nei locali più trend di Manhattan.

La riscoperta di alcune bevande dimenticate – secondo gli addetti al settore della ristorazione – sarebbe da ricondurre alla ricerca di certezze in un mondo che appare sempre più confuso e racconta vicende terribili. “Oggi le persone sono alla ricerca di semplicità”, ha dichiarato Jason Duffy bar manager del Salon de Ning dell’hotel The Peninsula.
Negli anni Duemila bar e ristoranti erano alla continua ricerca di bibite originali, innovative e spesso troppo complicate che talvolta finivano per offuscare i cocktail classici. “Mettevamo diciassette ingredienti in un drink e facevamo uscire i fuochi d’artificio”, conclude Duffy.
Le origini del Cosmopolitan sono ancora incerte; si ritiene risalgano all’inizio del 1900 e affondino le loro radici addirittura in Scozia, anche se a rilanciarlo in America a metà degli anni Ottanta sarebbe stato Cheryk Cook, bartender del ristorante The Strand a South Beach.
Successivamente la ricetta del cocktail – vodka agli agrumi, succo di mirtillo rosso, succo di lime e Triple sec – servito in un bicchiere da Martini ghiacciato, passa nelle mani di Toby Cecchini, barista dell’ Odeon a Tribeca che inizia a prepararlo a fine turno per il personale del locale.
La notizia del nuovo drink inizia a circolare rapidamente, dai dipendenti dell’Odeon giunge ai clienti abituali e ai baristi di altri locali. “È diventata la bevanda che ci ha mangiato vivi”, racconta Cecchini.
“Mentre gli anni Ottanta lasciavano il posto agli anni Novanta, i newyorkesi riuscivano a malapena a muoversi senza urtare qualcuno con in mano un Cosmo. Poi un giorno, come fanno tutte le tendenze, è semplicemente scomparso”.
“Ma nell’estate del 1998, ecco che improvvisamente riappare dappertutto, e questa volta, non solo a New York. Ai baristi sempre più confusi viene riferito che c’era un nuovo programma televisivo che presentava il cocktail. Sex and the City l’ha reso davvero famoso è diventato un grande successo e ha cambiato tutto”.