Il 2023 potrebbe passare alla storia come l’annus horribilis dei ciclisti newyorkesi.
Dopo la tragica morte del comico Kenny DeForest, travolto la scorsa settimana a bordo della sua e-bike a Brooklyn, il bilancio delle vittime è infatti salito a 38 – appena un paio in meno del record assoluto fatto registrare nel 1999 (40).
Secondo la polizia, DeForest – che ha collaborato con il Late Late Show with James Corden e il Late Night with Seth Meyers – era in sella a una e-bike Citi Bike la mattina dell’8 dicembre quando si è scontrato con un’auto parcheggiata all’incrocio tra Rogers Ave. e St. Marks Ave. a Crown Heights.
Nella Grande Mela si erano registrati 19 morti in bicicletta nel 2022, 19 nel 2021 e 26 nel 2020. Gran parte dell’impennata di quest’anno è dovuta al proliferare delle e-bikes: dei 28 morti, 21 erano in sella a una bici a pedalata assistita, secondo un’analisi dei dati del Dipartimento dei Trasporti della città. Sei delle persone decedute in sella a biciclette elettriche sono state uccise in collisioni solitarie, in cui non sono state colpite da un altro veicolo.
Le e-bike possono circolare legalmente sulle piste ciclabili e hanno una velocità massima di 32 km/h. In genere sono più pesanti delle loro controparti tradizionali e possono raggiungere velocità non facilmente raggiungibili dai ciclisti occasionali – senza tuttavia richiedere l’utilizzo del casco.
Lo scorso ottobre il sindaco Eric Adams aveva ammesso che in città ci fosse “una crisi legata alle e-bike”, sostenendo la necessità di contrastare “l’eccessiva proliferazione di biciclette elettriche e scooter”.