L’amministrazione di New York ha lanciato un nuovo progetto per salvare la salute mentale dei giovani. Attraverso “TeenSpace”, tutti i ragazzi e le ragazze tra i 13 e i 17 anni, circa 400mila quelli idonei, possono partecipare a un programma di terapia online completamente gratuito sulla piattaforma Talkspace, una delle maggiori società che offrono sostegno psicologico digitale. L’obiettivo è che anche chi non ne avrebbe le possibilità economiche possa fissare e avere dei colloqui o chattare con i professionisti in qualunque momento e posto, con il solo utilizzo del cellulare. Purtroppo, per il momento, si sono iscritti solo 1400 adolescenti.
“Quando ci siamo insediati quasi due anni fa – ha detto il sindaco Adams durante la cerimonia di lancio -, abbiamo promesso a tutti i newyorkesi che avremmo costruito insieme una città più sana e che avremmo investito non solo nella nostra salute fisica, ma anche in quella mentale. I nostri giovani non dovrebbero mai sentirsi soli. Noi siamo qui per loro”.
I ragazzi potranno finalmente cominciare un percorso psicologico. Un genitore o un tutore legale dovrà firmare un modulo di consenso. Una volta attivato il profilo, potranno poi scambiare un numero illimitato di messaggi con un terapeuta e partecipare a una seduta virtuale di terapia di 30 minuti al mese.
“TeenSpace” fa parte del contratto triennale da 26 milioni di dollari che l’amministrazione di New York ha stipulato con Talkspace. Alcuni lamentano che il programma con questi limiti difficilmente può affrontare i casi più complessi. Ma il dottor Ashwin Vasan, commissario per la sanità di New York, ha risposto alle critiche che è vero che la città sta correndo un rischio, ma non agire è molto più pericoloso.
Dopo gli anni della pandemia, dove è emerso con chiarezza il disagio giovanile con sintomi di ansia e depressione, un programma di questo tipo potrebbe rivoluzionare l’intero sistema. Nelle scuole pubbliche di New York, c’è un consulente di orientamento, disponibile per dei colloqui e non per vere e proprie sedute di terapia psicologica, ogni 272 studenti. Un rapporto pubblicato all’inizio di dicembre dall’ufficio del procuratore generale dello Stato di New York ha analizzato 13 piani sanitari ed è emerso che l’86 per cento di chi offre sostegno psicologico era in realtà irraggiungibile, non accettava nuovi pazienti o era addirittura assente dalla rete dei piani.