Centinaia di dimostranti pro-palestinesi hanno bloccato il traffico nel centro di New York domenica pomeriggio, occupando il Manhattan Bridge per chiedere una tregua duratura tra Israele e Hamas e la fine del supporto statunitense allo Stato ebraico. Una manifestazione che, insieme alle altre organizzate nel resto del mondo occidentale, ha contribuito a fare un piccolo passo avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo. Questa mattina, infatti, il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al Ansari ha annunciato il raggiungimento dell’accordo per prorogare di altri due giorni il cessate il fuoco.
Sedendosi sul trafficato cavalcavia dell’East River intorno alle 14:00, i manifestanti di Lower Manhattan hanno bloccato l’arteria cittadina di Canal Street. Molti di loro indossavano magliette con lo slogan “cessate il fuoco ora” (nonostante ne sia già in vigore uno da venerdì scorso), mentre altri avevano striscioni con scritte come “lasciate vivere Gaza” e “tutto il mondo sta guardando”. Un altro manifestante è stato visto imbrattare con la scritta “Gaza” una trave di sostegno del ponte.
Tre persone – una donna e due uomini – sono stati arrestati durante la protesta, secondo le fonti delle forze dell’ordine.
La dimostrazione è stata guidata da Jewish Voice for Peace, un gruppo di attivisti che si descrive come la “più grande organizzazione progressista ebraica antisionista del mondo”. Lo stesso gruppo ha recentemente guidato una serie di altre massicce manifestazioni pro-Palestina a New York, come l’assalto alla Grand Central Station alla fine di ottobre e una manifestazione davanti alla Statua della Libertà all’inizio di novembre.
La manifestazione si è svolta in un periodo – quello tra il Giorno del Ringraziamento e Natale – tradizionalmente caratterizzato da traffico intenso nel cuore della Grande Mela.