Un uomo di Brooklyn accusato di aver ucciso la propria madre e di averne riposto il cadavere in una scatola è stato rilasciato a causa di un difetto probatorio e, secondo il New York Post, potrebbe presto tornare in libertà.
David Drummond, 30 anni, è stato trasferito dalla custodia del Dipartimento di Correzione di New York all’inizio di questo mese. Un giudice gli ha infatti ordinato di sottoporsi a una valutazione psichiatrica presso il Bellevue Hospital, dove è attualmente ricoverato. Eppure, dopo il risultato del test di salute mentale potrebbe clamorosamente essere scagionato dall’accusa di omicidio (nonostante una parziale confessione).
“L’assistente del procuratore distrettuale ha detto di non avere abbastanza elementi per incriminarlo. Sarà letteralmente nella comunità quando lo lasceremo andare”, ha riferito un funzionario anonimo, sottolineando come Drummond abbia “una lunga storia di problemi psicologici”. “Non abbiamo alternative valide. Non può rimanere in ospedale a tempo indeterminato, ma non è sicuro rilasciarlo in comunità”, ha aggiunto la fonte.
Drummond – che soffrirebbe di schizofrenia – è stato accusato lo scorso 4 novembre dell’omicidio della madre Shirley Awer, 67 anni, dopo che un assistente sociale aveva scoperto il suo corpo infilato in una scatola nell’appartamento dove vivevano entrambi a East Flatbush.
Secondo una fonte della polizia, il sospetto ha ammesso agli investigatori di aver colpito la madre. Tuttavia, a causa della natura gravemente decomposta delle ossa del cadavere, l’esame per accertare se la donna sia stata colpita non è ancora stato completato.
Un rappresentante dell’ufficio del procuratore distrettuale ha dichiarato che il 9 novembre un tribunale ha emesso un’ordinanza per il rilascio di Drummond dall’unità forense gestita dal DOC a Bellevue, dove era detenuto, mentre il caso era in sospeso. Per ottemperare all’esame di salute mentale ordinato dal tribunale, Drummond è stato ora collocato in una sezione civile del Bellevue. Tuttavia, il dipendente dell’ospedale ha sottolineato che non può essere tenuto lì in modo permanente se non è considerato una minaccia.
Il prossimo appuntamento in tribunale per Drummond è fissato per il 22 febbraio.