Nella stazione della LIRR di Grand Central, aperta esattamente un anno fa, c’è un lunghissimo susseguirsi di luci. A prima vista potrebbero sembrare decorazioni, o trovate artistiche di designer che hanno lavorato a lungo per tagliare il nastro di un’infrastruttura costata 11 miliardi di dollari. Invece fanno parte di un sistema codificato e studiato attentamente per aiutare i pendolari a orientarsi in uno spazio enorme che abbraccia un terreno che abbraccia oltre tre strade.
Il lungo corridoio di Grand Central Madison, in cui si possono incontrare opere di artisti come Kiki Sith e Yayoi Kusama, è organizzato con precisione. Ogni strada dalla 48ª alla 45ª è associata a una precisa opera d’arte e a un colore distintivo. La 48ª è verde acqua, la 47ª è viola, la 46ª è blu scuro e la 45ª è verde.
I colori sono visibili sui soffitti e i pavimenti ricoperti da strati di vetro opaco, sulle piastrelle dei corridoi e sui lati delle scale mobili, mentre i numeri delle strade appaiono al livello del corridoio e al livello del mezzanino della stazione.
Sui binari, le colonne metalliche al centro delle banchine hanno un pannello illuminato che emette luce con il colore assegnato e un cartello che indica quale traversa si sta attraversando. Un sistema a colori che, secondo gli autori del progetto, aiuta a distinguere “inconsciamente” ogni sezione della stazione, mentre altre segnalazioni indicano i binari, gli uffici per la vendita dei biglietti, le uscite e altre aree.