Tre persone sono state arrestate martedì a New York con l’accusa di aver fornito alla Russia attrezzature militari del valore di circa 10 milioni di dollari, verosimilmente impiegate da Mosca nell’aggressione dell’Ucraina.
Secondo la procura newyorkese, il 52enne Salimdzhon Nasriddinov – residente a Brooklyn – e la coppia formata dal 37enne Nikolay Goltsev e dalla 32enne Kristina Puzyreva (entrambi di Montreal) avrebbero collaborato con aziende sanzionate collegate all’esercito russo per trasportare materiale utile a costruire piattaforme d’arma e strumenti di intelligence impiegati negli attacchi contro l’Ucraina.
Gli imputati avrebbero usato due società di comodo con sede a Brooklyn per effettuare circa 300 spedizioni di articoli made in USA soggetti a restrizioni, per un valore di oltre 10 milioni di dollari.
Goltsev e Puzyreva, che hanno la doppia cittadinanza canadese e russa, sono stati arrestati martedì mattina in un hotel di Manhattan mentre erano in vacanza nella Grande Mela. Nasriddinov, che ha la doppia cittadinanza del Tagikistan e della Russia, è stato invece fermato nella sua residenza di Brooklyn.
I procuratori sostengono che Goltsev e Nasriddinov avrebbero inoltrato il materiale hi-tech ad intermediari sparsi tra Turchia, Hong Kong, India, Cina ed Emirati Arabi Uniti, prima che arrivassero in Russia. L’accusa è sicura che gli imputati sapessero dell’impiego bellico del materiale, come dimostrerebbe uno scambio di messaggi tra Nasriddinov e Goltsev avvenuto lo scorso febbraio.
“Buon giorno del difensore della patria”, aveva scritto il primo – riferendosi a una festa russa che celebra coloro che hanno prestato servizio nell’esercito. “Buona festa anche a te, amico mio, la stiamo difendendo come possiamo”, l’eloquente risposta di Goltsev.
Gran parte dell’elettronica e dei circuiti integrati erano “estremamente preoccupanti a causa del loro ruolo critico nella produzione di sistemi avanzati di armi russe a guida di precisione, della mancanza di produzione nazionale russa e dei limitati produttori globali”, secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
“Gli imputati hanno gestito un sofisticato schema di controllo delle esportazioni contribuendo ad alimentare lo sforzo bellico della Russia”, ha dichiarato in un comunicato il Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York, Breon Peace.