Nelle stesse ore in cui i miliziani di Hamas lanciavano una raffica di attacchi letali contro Israele, domenica centinaia di manifestanti dei Democratic Socialists of America si sono riuniti a Times Square per manifestare il loro sostegno alla causa palestinese, calpestando e bruciando la bandiera dello Stato ebraico.
Gli animi si sono particolarmente riscaldati quando la folla è venuta a contatto con circa 200 dimostranti pro-Israele nei pressi del Palazzo di Vetro a Midtown. Allo scoppiare dei primi tafferugli sono intervenuti gli agenti della polizia di New York, che oltre a controllare la folla hanno poi immobilizzato un uomo avvolto in una bandiera palestinese.
Un centinaio di manifestanti ha poi marciato verso il Consolato Generale d’Israele sulla Seconda Avenue, vicino alla 43esima strada est.
La protesta è stata organizzata dalla sezione newyorkese dei Democratic Socialists of America (DSA) – a cui fanno riferimento i deputati dem Alexandria Ocasio-Cortez, Jamaal Bowman e di un’altra ventina di politici newyorkesi di spicco.
Immediata la condanna della governatrice Kathy Hochul, che ha definito l’accaduto “abominevole e moralmente ripugnante”.
Il leader della minoranza della Camera Hakeem Jeffries, un democratico di Brooklyn, ha dichiarato in un comunicato di “condannare fermamente e inequivocabilmente il raduno pieno di odio tenuto dalla DSA a New York e qualsiasi sforzo per sostenere il barbaro, disumano e spregevole attacco terroristico di Hamas contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini”. “Il legame tra Stati Uniti e Israele sarà sempre indissolubile”, ha dichiarato.
Anche il sindaco Eric Adams è intervenuto sui social media per denunciare la manifestazione. “In un momento in cui in Israele vengono massacrati innocenti e rapiti bambini, è disgustoso che questo gruppo di estremisti mostri sostegno al terrorismo”, ha dichiarato il primo cittadino su X. “New York City rifiuta tutto questo. Non usate le nostre strade per diffondere il vostro odio”.