Niente più gare a chi si rimpinza di più cannoli, zeppole, polpette o pizza.
Il comitato organizzatore della festa di San Gennaro, che come ogni anno dal 14 al 24 settembre commemora il santo patrono di Napoli e la comunità italoamericana (in prevalenza proprio di origini meridionali) a Little Italy, ha deciso di mettere al bando le gare di cibo in quanto “disonorevoli per la cultura e la tradizione italiana”.
“Questi concorsi vanno bene per i carnevali e per Coney Island”, ha dichiarato al New York Post John Fratta, membro del comitato di San Gennaro. “Vedere questi concorrenti che si ingozzano di panna e salsa non è piacevole”.
La notizia ha lasciato però – letteralmente – a bocca asciutta Matt Pruznick, due volte campione in carica della gara di cannoli (il suo record personale, stabilito nel 2021, è di 23 cannoli in sei minuti sui 40 complessivamente forniti a ciascun competitor). “Non vedevo l’ora che arrivasse quest’anno”, si rammarica con il quotidiano newyorkese. “Mia sorella verrà da Filadelfia; ha comprato un biglietto Amtrak il mese scorso”.
In palio spesso c’è più la vanagloria che i soldi – dato che il vincitore riceve appena 100 dollari in contanti. “L’anno scorso un tizio è diventato viola; pensavo di dovergli fare la manovra di Heimlich”, ha commentato l’ex giudice (nonché attore di Quei bravi ragazzi) Garry Pastore. “Non riuscivo a capire perché, per vincere 100 dollari, ci si facesse una cosa del genere”.
Ernest Lepore, proprietario della celebre Ferrara Bakery che sponsorizza la gara di cannoli fin dalla sua nascita, non sembra troppo affranto dalla messa al bando. “Quando vedo le persone che mangiano e tutto il cibo è sul pavimento e sembra che stiano per vomitare, non ne sento la mancanza”.
Di opinione nettamente opposta Karen King, proprietaria della Alleva Dairy, che patrocina invece la gara di polpette al sugo. “Una festa non è solo una festa in cui si mangia e si fa una processione. Si tratta di riunire le persone e di creare un senso di comunità. I concorsi sono divertenti, e la gente li adora”.