È morto di cause naturali a 34 anni nella sua casa di Astoria, nel Queens, lo chef Riccardo Zebro, originario di Cassina dè Pecchi, cittadina alle porte di Milano.
Lunedì scorso, 14 agosto, intorno alle 14:30, un amico di Zebro avrebbe chiamato il New York Police Department perché non lo sentiva da un po’ e voleva assicurarsi che stesse bene. Quando la polizia si è recata sul posto, la situazione era abbastanza tranquilla. La zona dietro Astoria Park, dove abita lo chef italiano, è residenziale: tutti gli edifici si assomigliano fra di loro, a due piani con i mattoncini rossi e un piccolo giardino attorno. L’appartmento si trova a 2355 Crescent St. Una volta entrati in casa, gli agenti non hanno trovato segni di effrazione o violenza. Zebro era da solo, steso sul letto, supino, come dormiente.

Zebro si era trasferito negli Stati Uniti dal 2016, dove aveva lavorato come chef del ristorante San Carlo Osteria Piemonte, a Soho, per poi approdare come executive chef al Sant Ambroeus West Village, dove stava ancora lavorando. Sui social, postava soprattutto foto dei suoi piatti taggando il ristorante. Adesso i commenti sono tempestati di messaggi di cordoglio per questo giovane chef mancato improvvisamente. Sarebbe tornato a casa per le ferie tra pochi giorni.

La sindaca di Cassina dè Pecchi, suo paese di origine, Elisa Balconi, ha invece sottolineato come “tanti suoi amici in queste ore lo piangono”. Nato a Melzo, in provincia di Milano, il 5 gennaio 1989, Riccardo Zebro si era avvicinato al mondo della ristorazione da giovane come stagista all’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano.
Dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero Carlo Porta nel 2008 ha continuato a lavorare al Diana per altri quattro anni, fino al 2012 quando è iniziata l’esperienza alle Bermuda e poi dopo a New York dove aveva cucinato, come aveva postato con orgoglio sulle sue pagine social, anche per Robert De Niro.
In aggiornamento…