Il sindaco di New York Adams starebbe valutando una rosa di circa 3.000 siti dove poter ospitare i richiedenti asilo – e tra questi ci sarebbe anche Central Park.
Da settimane ormai i funzionari della avvertono che il gran numero di immigrati arrivati in città ha mandato in crisi il sistema di accoglienza newyorkese, costringendo alcuni di loro a dormire per strada (come il centinaio di persone che si sono accampate fuori dal Roosevelt Hotel a Midtown sperando nell’assegnazione di un posto-letto).
Mercoledì, durante un briefing con la stampa, la vicesindaco Anne Williams-Isom ha dichiarato che “sono stati esaminati più di 3.000 siti in tutta la città per collocare queste persone”, senza tuttavia precisarne la posizione geografica. La funzionaria di City Hall ha confermato che i parchi sono stati presi in considerazione, ma non ha voluto dire quanto il piano fosse imminente.
“Abbiamo bisogno di sostegno e pensiamo che il sistema sia a un punto di rottura”, le sue parole, riecheggianti quelle del sindaco Adams, che lunedì aveva avvertito che “da questo momento in poi la strada è in discesa” perché “non c’è più spazio”.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Gothamist, il piano prevede la creazione di piccole tendopoli tanto al Prospect Park di Brooklyn quanto a Randalls Island, dove era già stata aperta una tenda in un parcheggio lo scorso autunno.
Secondo le autorità cittadine, dalla scorsa primavera sono entrati a New York più di 95.600 richiedenti asilo e oltre 57.200 di loro sono attualmente ospitati in strutture di accoglienza finanziate dai contribuenti. Oltre a richiedere finanziamenti, Adams sta implorando l’amministrazione Biden di concedere ai richiedenti asilo autorizzazioni di lavoro accelerate e di distribuire i nuovi arrivati in diverse città.