Da imputato a politico. Di solito accade il contrario, ma stavolta a vincere le elezioni a consigliere comunale di New York è stato proprio Yusef Salaam, uno dei protagonisti (assolti) del famoso caso dei “5 stupratori di Central Park” – ossia dei 5 adolescenti afroamericani che nel 1989 vennero ingiustamente accusati di aver stuprato una donna bianca.
Salaam, che all’epoca dei fatti aveva 15 anni e oggi ne ha 49, ha ottenuto il 50% dei voti nella circoscrizione di Harlem, pari a 5.403 voti. Battuta la concorrenza della rivale Inez Dickens, 73 anni, che ha ottenuto il 25%, pari a 2.706 voti, e quella del predicatore Al Taylor, 65 anni, che ha ottenuto il 14% delle preferenze, pari a 1.564 voti.
Salaam è membro fondatore di Justice 4 the Wrongfully Incarcerated (“Giustizia per gli ingiustamente carcerati”) e membro del consiglio di amministrazione dell’Innocence Project.
Nel famigerato caso dello stupro del luglio 1989 a Central Park, Salaam e altri quattro imputati erano stati inizialmente giudicati colpevoli al processo e condannati a pene comprese tra i 6 e i 13 anni di carcere; tuttavia, le loro condanne sono state annullate nel 2002 dopo che un criminale di professione ha ammesso il crimine. La città di New York li ha quindi risarciti con 40,75 milioni di dollari.
“Essere rapito da casa mia a 15 anni, per essere ospitato nel ventre della bestia. … Io sono il sogno più ardito dei miei antenati. Sono stato dotato di un dono perché sono stato in grado di vederlo per quello che era realmente, un sistema che cercava di farmi credere che ero il peggior incubo dei miei padri. Sono qui perché Harlem ha creduto in me”.