Una commissione etica della città di New York ha condannato giovedì l’ex sindaco Bill de Blasio a pagare una multa record di 474.794 dollari per aver violato le norme sul conflitto di interessi. L’ex primo cittadino avrebbe infatti indebitamente utilizzato fondi comunali per ingaggiare una scorta durante la sua fallimentare campagna per la Casa Bianca nel 2019.
La Commissione per i conflitti di interesse della Grande Mela sostiene che tra maggio e settembre 2019, mentre era ancora in carica come sindaco di New York, de Blasio avrebbe chiesto a City Hall di coprire le spese di viaggio per una scorta della polizia per lui e la moglie Chirlane.
Nei documenti si sostiene come l’amministratore dem di origini italoamericane fosse stato già avvertito di non utilizzare i soldi dei contribuenti in occasione del lancio della sua candidatura presidenziale. Avvertimento che tuttavia l’ex sindaco di New York dal 2013 al 2021 ha bellamente ignorato.
La commissione ha perciò deciso che de Blasio dovrà restituire quasi mezzo milione di dollari – ossia $319.794 spesi per stipendi, spese di viaggio e straordinari della scorta durante i 31 viaggi fuori dallo Stato per la campagna elettorale, più un’ulteriore multa da $155.000.
“Quando un funzionario pubblico usa le risorse della città per scopi privati, ciò erode la fiducia del pubblico e rende il governo della città meno efficiente”, ha dichiarato il consiglio nella sua decisione scritta, secondo cui la condotta di De Blasio “viola palesemente questo divieto”.
All’ex sindaco sono stati concessi 30 giorni di tempo per pagare l’intera somma, che secondo il consiglio è la più alta multa mai comminata.
Dura la replica di Andrew Celli, avvocato di de Blasio, che su Twitter ha annunciato ricorso contro “la decisione sconsiderata e arbitraria del COIB”, che “minaccia la sicurezza dei nostri funzionari pubblici democraticamente eletti”.