Selezionava accuratamente le sue ‘prede’ su Instagram, prediligendo quelle ragazzine – con un vezzo per le asiatiche – che condividevano foto di atti autolesionistici o che si trovavano in difficoltà economiche.
Un manager 54enne di New York, nome noto nel campo della finanza, è stato accusato giovedì di aver violentato una ragazzina di 14 anni conosciuta online e di averle somministrato narcotici fino a provocarle un’overdose.
Secondo quanto riferito dalla procura distrettuale di Manhattan, Michael Olson è stato incriminato con 17 capi d’accusa per i presunti abusi. Violenze che sarebbero durate mesi e che, nel caso della 14enne, sono venute alla luce solo lo scorso 26 maggio – quando i paramedici sono stati chiamati in un hotel di Manhattan e hanno scoperto l’uomo in compagnia della giovane vittima, nel cui sangue sono state trovate tracce di ketamina, cocaina e Xanax.
La ragazza è stata portata in ospedale subito dopo ed è sopravvissuta, mentre l’uomo è stato arrestato e successivamente liberato dopo aver pagato una cauzione di un milione di dollari. Eppure, nonostante fosse sorvegliato elettronicamente, il sospettato ha continuato imperterrito nella sua attività di adescamento online di minorenni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Olson avrebbe iniziato a molestare la 14enne nel dicembre 2022, dopo essersi imbattuto nel suo profilo Instagram e aver risposto a un post relativo a capi di abbigliamento costosi. Quindi, l’uomo le avrebbe inviato una carta regalo e iniziato a pagarla per ‘passare del tempo’ con lui: 700 dollari settimana in cambio di rapporti sessuali in vari hotel del Queens e di Manhattan. Una routine che è andata avanti per almeno sei mesi.
Olson avrebbe inoltre finto che la giovane fosse sua figlia, comprandole biglietti aerei usando il (falso) cognome paterno in alcune trasferte a Las Vegas, Los Angeles e Miami.
Sull’iPad recuperato nella sua stanza d’albergo a Manhattan, il presunto pedofilo conservava anche una collezione di immagini di bambini e bambine nudi impegnati in atti sessuali – mentre sul suo telefono sono state trovate foto del calendario delle scuole pubbliche di New York e delle ricevute di Uber che mostravano i prelievi da varie scuole elementari e medie.
Il manager, che lavorava per la Dwight Mortgage Trust ma che sembra essere stato recentemente licenziato, deve ora rispondere a decine di accuse per violenza sessuale su minore. Che tuttavia potrebbero presto aumentare, dato che il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, ha incoraggiato le altre presunte vittime del 54enne a farsi avanti.