È stata inaugurata ufficialmente domenica 21 maggio come “faro” per la cultura italo-americana.
Parliamo della Torre di Luce, una magnifica opera d’arte realizzata dal maestro scultore veneziano Giorgio Bortoli sul terreno del Museo Garibaldi-Meucci di Staten Island.
La struttura al 420 di Tompkins Avenue, di proprietà e amministrata rispettivamente dalla Fondazione Figli d’Italia e dalla Gran Loggia dello Stato di New York dell’Ordine dei Figli e delle Figlie d’Italia in America (OSDIA), ha accolto la nuova opera d’arte direttamente dal capoluogo veneto.
Realizzata da Bortoli nel 1999, essa misura quasi 12 metri ed è costituita da acciaio e circondata da vetro di Murano. Il pezzo unico è una rappresentazione artistica del gemellaggio tra la Torre di San Marco di Venezia e la Metropolitan Life Tower di New York, con l’intento di creare un ponte tra le due città – caratterizzate entrambe dall’acqua, dall’arte e dalla cultura veneziana /in quanto la Metropolitan Life Tower è stata modellata sulla Torre di San Marco).
Nel donare l’opera al Museo Garibaldi-Meucci, Bortoli ha dichiarato: “Un sogno molto speciale sta per essere realizzato: la collocazione permanente de La Torre Di Luce in un luogo molto significativo. La scultura simboleggia un gemellaggio tra due città circondate dall’acqua, un ponte tra Venezia e New York. Ma soprattutto, rappresenta un legame di amicizia con i nostri fratelli e sorelle di Staten Island e con l’Ordine dei Figli e delle Figlie d’Italia in America. La Torre di Luce sarà un faro che illuminerà la comunità di Rosebank e porterà la meritata attenzione al Museo Garibaldi-Meucci e alla sua onorata storia”.
Entusiasta anche Carl Ciaccio, Presidente del Collegio dei Commissari/Direttori del GMM: “Il progetto Venezia-New York è stato un lavoro d’amore negli ultimi quattro anni, condiviso da numerosi protagonisti senza i quali un progetto così complesso non avrebbe potuto mai vedere la luce”.

Parlando con il Presidente della Fondazione Figli d’Italia (SIF), il Comm. Joseph Sciame ha indicato che “si tratta di un’incredibile aggiunta a tutto ciò che l’OSDIA ha conservato dal 1919, rilevando il terreno e la casa che ora si chiama Museo Garibaldi-Meucci. Questo pezzo valorizzerà l’attuale parco e attirerà migliaia di persone, speriamo nello spirito di “luce” che spesso esiste in un mondo oscuro.”
Il Museo Garibaldi-Meucci, casa dell’inventore Antonio Meucci e di sua moglie Esterre, fu costruito nel 1843 e divenne la casa del generale Giuseppe Garibaldi dal 1851 al 1953 durante il suo soggiorno a New York. I manufatti sono conservati presso il Museo, che è anche sede di numerosi programmi che includono lezioni di italiano a vari livelli, nonché programmi per bambini, conferenze, visite da parte di numerosi cittadini statunitensi e stranieri, in particolare italiani.