Una grande festa in una location d’eccezione. La Scuola d’Italia ha celebrato un altro anno di successi nel Gala annuale organizzato a Cipriani 42. Una serata pensata per raccontare il costante impegno della Scuola nella formazione degli studenti, dalla materna alle superiori, immersi in un contesto bilingue e multiculturale, dove all’insegnamento accademico non manca mai una fondamentale crescita personale.
Un percorso portato avanti dal 1977 che al termine del liceo consente agli studenti di parlare correntemente l’italiano e l’inglese, oltre ad ottenere un doppio diploma valido sia negli Stati Uniti che in Italia: i primi passi indispensabili per avere successo nel mondo. Le famiglie che scelgono La Scuola sanno di ottenere per i loro figli un curriculum ricco, un’esperienza di apprendimento stimolante e stretti legami con una comunità internazionale che consente loro di avere uno ampio sguardo sulla realtà che li circonda.
“A lasciarmi sempre favorevolmente impressionato è l’alta qualità dei programmi in doppia lingua – ha commentato il Console Generale Fabrizio Di Michele – oltre che la capacità della Scuola di abbracciare gli studenti e valorizzare le loro capacità e le loro attitudini senza mettere per forza troppa pressione. Sono molto ottimista per il futuro di questa istituzione”.
Durante la serata, Fabio Cannavaro (rappresentato dal Commercial and Marketing director della Serie A Michele Ciccarese) è stato insignito dell’Excellence in Sports Award, Monica Mandelli dell’International Business and Culture Award, Stephen Lash dell’Extraordinary Legacy Award e Ray Dalio del Lifetime Achievement and Leadership Award.

“Accetto questo premio come donna e come immigrata – ha detto Monica Mandelli nel suo discorso applaudito con fragore dall’intera sala – Non voglio essere solo madre e moglie, ma dimostrare come le donne possano avere allo stesso tempo una splendida famiglia e una grande carriera. Sono arrivata in America da sola con una valigia, come facevano gli immigrati cento anni fa. A voi, ragazzi della Scuola d’Italia, chiedo di sognare in grande: se ce l’ho fatta io arrivando da una piccola cittadina italiana, immaginate dove possiate arrivare voi che siete già a New York”.
Michael Cascianelli, da poco nominato nuovo Head of School, ha invece voluto ricordare, circondato dagli studenti invitati all’evento, come negli anni si sia reso conto di quanto la scuola tradizionali fatichi a preparare i ragazzi per ciò che si troveranno ad affrontare una volta finito il liceo. “Ho vissuto in sei nazioni diverse e questa problematica mi è sempre stata chiara. I nostri ragazzi, invece, hanno dato e continuano a dare l’esempio di quanto la loro esperienza a New York sia in grado di insegnargli anche come approcciarsi al mondo che li aspetta al di fuori delle mura scolastiche”.
Tanta musica ad accompagnare e concludere quella che, come sottolineato dalla Master of Ceremonies Alessia Reato, è stata “una vera e propria festa, dedicata a chi quotidianamente contribuisce al sostegno e alla crescita dell’istituto, ma soprattutto agli studenti, che speriamo possano ricordare sempre con affetto la loro esperienza alla Scuola d’Italia”.
