Non poteva esserci miglior città di New York, famosa nel mondo per la sua vibrante scena culinaria e la diversità culturale, per ospitare una tappa del “Campionato del Mondo di Pesto al Mortaio”.
Sotto gli occhi attenti del Vice-Sindaco di Genova Pietro Piciocchi e del direttore generale dell’agenzia di marketing territoriale e turismo In Liguria Matteo Garnero, dieci sfidanti hanno preso in mano il pestello e preparato la famosa salsa al basilico dentro mortai di marmo bianco, con l’obiettivo di qualificarsi per la finale del Campionato del Mondo in programma a Genova nel 2024.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare a tanti americani le bellezze della Liguria, terra conosciuta negli Stati Uniti sopratutto per le 5 Terre, ma che in realtà nasconde tesori altrettanto affascinanti.
Una costa iconica, quella ligure, punteggiata da cittadine e borghi affacciati sul mare. Località pittoresche caratterizzate da case colorate, stretti vicoli e panorami che incantano i visitatori. Oltre al mare, però, la Liguria può vantare anche i paesaggi montuosi delle Alpi Liguri, che offrono escursioni panoramiche e la possibilità di immergersi nella natura incontaminata. Infine le città, con Genova a fare da capolista seguita da centri più riservati come Camogli, Noli e Dolceacqua.

“Alla geografia – ha spiegato il vicesindaco Piciocchi – è poi impossibile non associare una ricca tradizione gastronomica”. La cucina ligure è infatti un tripudio di sapori. Rinomata per il pesto alla genovese, preparato con basilico fresco, pinoli, aglio, olio extravergine di oliva e formaggio Parmigiano-Reggiano, nei borghi più autentici sa sorprendere e catturare con le sue focacce appena sfornate, farcite con formaggi, salumi e verdure, oltre che con frutti di mare freschi come acciughe marinate, cozze e telline.
Felice di conoscere e scoprire le bellezze liguri, il pubblico accorso al 873 di Broadway ha potuto assaggiare i dieci pesti preparati dai concorrenti e assistere alla preparazione del pesto perfetto fatta da Roberto Panizza, uno dei massimi esperti di pesto al mondo.
“Negli ultimi anni il pesto è diventato un’icona negli Stati Uniti – racconta Panizza – ora gli americani lo considerano uno dei piatti simbolo della cucina italiana. C’è voluto tanto tempo e una notevole strategia di marketing. Ce l’abbiamo fatta e abbiamo fatto conoscere il pesto al mondo, il passo successivo è far comprendere la differenza tra un pesto di qualità, fatto con la giusta tecnica e gli ingredienti originali, e un pesto “farlocco””.
Applausi e volti soddisfatti a fine serata, conclusa con un piatto di trofie al pesto arrivate direttamente da Genova.
