Non è che si voglia trovare ad ogni costo un qualcosa di italiano in ogni cosa che ha successo a New York, ma i fatti confermano che spesso il Made in Italy è protagonista degli eventi degni di bella nota.
Questa domenica 21 maggio sicuramente lo sarà, con l’11a edizione della Gran Fondo New York World Championship: la gara di ciclismo su strada più internazionale, con oltre 6000 corridori provenienti da 100 Paesi nel mondo. La GFNY nasce per iniziativa dei ciclisti e coniugi newyorkesi Lidia ed Uli Fluhme che, dopo aver partecipato ad una Gran Fondo italiana, decisero di “esportare” il format nato a Cesenatico nel 1970. E così avvenne. E dopo il successo a New York, la formula è stata riprodotta negli US e nel mondo. Esempi: GFNY Porto Rico, GFNY Bogotà, GFNY Quito, e così via.

Quella di New York è la World Championship: la madre di tutte le GFNY. Come nelle scorse dieci edizioni, la GFNY inizierà con il ritrovo degli iscritti alle 5am di domenica per prendere posto nei recinti di partenza sull’iconico George Washington Bridge, chiuso al traffico per l’occasione. L’alba rivelerà lo skyline di New York City a sud, e la pittoresca e storica Hudson Valley a nord. Partenza alle 7am, dopo due ore di festa e incitamento molto simili a quelli della ben più famosa maratona, quella senza bicicletta. Carichi di adrenalina, entusiasmo e voglia di competere, i ciclisti affronteranno 85 miglia di percorso (da compiere in meno di 7 ore e 40 per non essere “svergognati”), attraverso la storica Palisades, Hudson River Drive in New Jersey, con il primo simbolico “gran premio della montagna” ad Alpine, raggiunto il quale si rientra nella Route 9W.
Dopo le prime 10 miglia nel New Jersey settentrionale, si continua a pedalare verso nord nello Stato di New York lungo strade alberate, falsipiani e pianure veloci. L’arrampicata seria inizia con l’ascesa a Gate Hill che, con i suoi 3,3 km di lunghezza e pendenza massima del 12% è conosciuta anche come vetta “Andrea Pinarello”; che comunque è nulla al confronto della successiva cima: Cheesecote, più corta ma con pendenza fino al 18%. La guida distribuita agli atleti, tra il serio e il comico, informa che alle pendici di Cheescote i ciclisti saranno accolti da un cartello di “incoraggiamento”: “It’s ok to cry… Grind it out. This climb is not a beauty contest!”. A seguire, saliscendi lungo la pittoresca contea di Rockland, poi ancora Palisades e, a due miglia dalla fine, la salita finale fino al traguardo di Fort Lee, dove un grande villaggio sportivo, vestito a festa, celebrerà i corridori con podio, musica, foto, e un meritato ristoro.
Ma torniamo alla componente “tricolore” della GFNY, anche perché va oltre la scadenza dell’evento ed è espressione di creatività e merito sportivo, tutti italiani. Dal 2020 infatti, esiste il Colavita NYC Racing team, vera squadra ciclistica creata da Andrea Legnani, professore di business marketing e presidente di Aluminati Enterprises il quale, dopo essere stato ciclista amatoriale per dieci anni, ha deciso di dare alla sua passione una veste più organizzata, formando un vero e proprio team a cui si sono subito uniti i suoi compagni di pedalata delle prime ore. Il fare squadra ha coinvolto anche un brand dell’eccellenza agroalimentare italiana negli US, Colavita, che ha dato il nome al team e sostiene tutte le iniziative, anche perché Giovanni Colavita, oltre che supporter delle attività sportive, è ciclista nel gruppo.
Ad oggi, il CNYCRT conta 65 iscritti, 30 dei quali parteciperanno alla GFNY. Lo spirito del gruppo è quello di promuovere il fitness e uno stile di vita sano dato dal buon cibo italiano, attraverso l’amicizia, le gare, le attività social, fino alla partecipazione anche ai Triathlon, maratone, e addirittura all’Ironman. Il 70% degli iscritti è italiano, ma la squadra è aperta a chiunque: non serve essere campioni, basta l’entusiasmo di allenarsi in bici da corsa. La squadra, supportata da un board di brillanti volontari, funziona talmente bene che in poco tempo, il Colavita NYC Racing Team si è proposto come coordinatore a livello nazionale degli altri Colavita cycling teams negli US, (Florida, Chicago, Las Vegas, tra gli altri) ognuno con un’uniforme personalizzata ma con elementi comuni a tutti. Quella di New York è ovviamente black & white, very NY style!
Infine, un ultimo fattore rende la GFNY ancora più italiana: sul podio dell’edizione del 2022 c’erano i connazionali Luca Vergallito e Samantha Arnaudo, primi classificati nella categoria uomini e donne, rispettivamente, venuti ad hoc dall’Italia insieme ad una folta rappresentanza di ciclisti da ogni regione. Quest’anno gli Italiani in maglia verde (divisa ufficiale di ogni GFNY), saranno ancora di più e, sperando di rinnovare la presenza sul podio, tutti affronteranno la gara con entusiasmo, impegno e rispetto di chi sa che nel ciclismo, come nella vita, per ottenere quei risultati che appagano e restano, vale una sola regola: “testa bassa e pedalare” o, come dice il motto della GFNY: “Be a PRO for a day!”.
Buona Gran Fondo – Italiana a New York – a tutti!