Lo scorso weekend, migliaia di armi sono state tolte dalle strade e “acquistate” dallo Stato di New York.
Il procuratore generale di New York, Letitia James, il cui ufficio ha organizzato l’iniziativa, ha reso noto che il progetto ha reso possibile la riconsegna di più di 3.000 armi, tra cui vari fucili d’assalto e “pistole fantasma” tenute in casa da privati cittadini senza che le autorità ne fossero a conoscenza.
I newyorkesi che hanno consegnato il loro arsenale hanno ricevuto carte regalo da 500 dollari per la prima arma e altri 150 dollari per ognuna delle successive.
In totale, sono stati allestiti nove punti di ritiro in tutto lo Stato, tra cui due a New York. A Brooklyn, i funzionari hanno riferito di aver ricevuto 90 pistole in sole tre ore. Il procuratore distrettuale di Brooklyn, Eric Gonzalez, si è detto “particolarmente soddisfatto” della quantità di materiale riportato dalla popolazione.
“C’è molta potenza di fuoco su questo tavolo – ha detto Gonzalez – ognuna di queste armi è una potenziale vita salvata e una sparatoria evitata”.
Numeri record registrati a Siracuse, dove le autorità si sono viste recapitare ben751 armi. L’ampia adesione all’iniziativa è è avvenuta pochi giorni dopo che il sindaco della cittadina Ben Walsh ha attribuito pubblicamente al crescente numero di armi in circolazione l’aumento del tasso di criminalità.
“Ci sono troppe armi in questo Paese – ha detto Walsh in una conferenza stampa – Sono ovunque. E ci sono troppi Stati che stanno abdicando alla loro responsabilità di garantire che siano vendute in modo sicuro.