“Il governo nazionale ha voltato le spalle a New York”, ha detto Eric Adams dopo che i suoi appelli alla Casa Bianca perché Washington aiutasse New York nella crisi dei migranti sono caduti nel vuoto.
La dichiarazione del sindaco, il suo rimprovero più netto al presidente Biden, arriva in seguito alla richiesta di concedere autorizzazioni al lavoro agli oltre 55.000 immigrati arrivati di recente in città e in cerca di occupazione. Adams ha anche denunciato il costo crescente della crisi, che secondo le stime del suo direttore del bilancio raggiungerà i 4,3 miliardi di dollari nell’anno fiscale in corso.
Nonostante ottenere assistenza finanziaria dai federali per combattere l’emergenza sembri quasi impossibile, con i repubblicani che controllano il Congresso, Adams ha sostenuto che la concessione di autorizzazioni al lavoro per i migranti sia compito a Biden, che può agire anche senza l’approvazione della Camera.
“È una questione nelle mani del Presidente degli Stati Uniti – ha ribadito Adams – Lui può darci la possibilità di far lavorare le persone. Chiediamo all’amministrazione Biden e alla vicepresidente Kamala Harris, oltre che al Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS), di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per risolvere la questione. Vogliamo che garantiscano che i richiedenti asilo possano iniziare a lavorare immediatamente. A loro basta un tratto di penna”.