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Jim Jordan a New York per provare a screditare Alvin Bragg

La Commissione parlamentare si è riunita questa mattina al Jacob Javits Federal Building di Manhattan

Massimo JausbyMassimo Jaus
Jim Jordan a New York per provare a screditare Alvin Bragg

Jim Jordan - wikimedia

Time: 4 mins read

Il parlamentare repubblicano Jim Jordan, presidente della Commissione Giustizia della Camera ha iniziato questa mattina la sua audizione sulla criminalità a New York nel tentativo di screditare il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, che nei giorni scorsi ha rinviato a giudizio Donald Trump.

Bragg, un democratico, ha condotto le indagini sul ruolo dell’ex presidente nel pagamento di 130.000 dollari alla star del cinema porno Stormy Daniels prima delle elezioni presidenziali del 2016. Un pagamento mimetizzato come una spesa legale pagata dalla Trump Organization al suo avvocato Michael Cohen per celare la relazione a pochi giorni dal voto. 

Alcuni repubblicani, incluso Jordan, hanno visto l’indagine su Trump come un tentativo di interferire con le elezioni presidenziali del 2024 e hanno messo in dubbio l’utilizzo dei fondi federali da parte del procuratore distrettuale per le indagini. Una mossa dei repubblicani che mette in risalto l’estremismo di una frangia di difensori dell’ex presidente sconvolti dal rinvio a giudizio dell’ex presidente che hanno lanciato l’offensiva contro il pubblico ministero che lo ha accusato. Un tentativo per cercare di metterlo in imbarazzo nel suo territorio in parte dipingendo falsamente New York come un luogo invaso dal crimine, in parte cercando di far credere che il rinvio a giudizio sia stata una decisione politica che esula dalla giustizia. 

Così questa mattina la Commissione parlamentare si è riunita al Jacob Javits Federal Building a Manhattan alle 9:00 per ascoltare alcuni testimoni accuratamente selezionati su come “le politiche di Bragg a favore del crimine e contro le vittime abbiaano portato a un aumento della criminalità violenta e a un comunità pericolosa per i residenti di New York City”. 

Alvin Bragg – Foto di Terry W. Sanders

Ma come molto spesso succede nelle dimostrazioni dei simpatizzanti dei MAGA la difesa di Trump esula dalle accuse. Un manifestante fuori dall’edificio inveiva contro i “miliardari ebrei” ed esponeva un cartello con scritto “SOROS” su un lato insieme alla stella di David e ai simboli del dollaro, e “$OROS SATAN” scritto sull’altro. Un tema ripescato dai parlamentari repubblicani Matt Gaetz che ha accusato la “Soros-izzazione del sistema giudiziario che ha incrementato la criminalità”.  O quello espresso dal parlamentare Mike Johnson che ha affermato che “La sicurezza pubblica è drammaticamente influenzata dal procuratore distrettuale e dal fatto che sia un procuratore canaglia finanziato da George Soros che generosamente contribuisce alla campagna elettorale dei procuratori per destabilizzare la sicurezza delle nostre comunità “.

Un’udienza a volte rumorosa interrotta da manifestanti accuratamente scelti dai repubblicani che avevano manifesti in favore di Trump, cravatta rossa lunga come l’ex presidente, che erano entrati in aula. Fuori, invece, quelli democratici, che non erano sstati fatti entrare, che avevano dei cartelli contro lo show organizzato da Jordan. 

Un’udienza più volte interrotta da persone che hanno accusato con rabbia il District Attorney affermando che le sue politiche avevano reso la città più pericolosa. 

Tra i testimoni ci sono stati Jose Alba, un ex commesso di una bodega che è stato accusato di omicidio dopo aver ucciso a coltellate nel 2022 un rapinatore; Joseph Borgen, vittima di un attacco antisemita a Times Square; Madeline Brame e Jennifer Harrison, due donne colpite da crimini violenti che sono diventate attiviste dei diritti delle vittime a New York. Harrison ha recentemente dichiarato a Fox News che le vittime di crimini sono “sconvolte” dalla leadership di Bragg. Anche Robert Holden, un consigliere democratico di New York City, e Paul DiGiacomo, presidente della Detectives Endowment Association di New York City, sono comparsi davanti al comitato. 

Fun times outside the Judiciary Committee hearing in NYC this morning.

Protestor ranting about “Jewish billionaires” with a sign that reads “Satan Soros” and questionable use of the Star of David and dollar signs. pic.twitter.com/KXtKb0saTx

— Joe Konig (@TheJoeKonig) April 17, 2023

Prima dell’udienza, nell’ufficio del sindaco Eric Adams, il congressman democratico di New York Jerry Nadler ha duramente criticato Jordan per questo suo tentativo di screditare un funzionario pubblico che chiede il rispetto della legge. Gli ha fatto eco il sindaco Adams. “Sono deluso dal fatto che vengano qui a lamentarsi del crimine qui quando pro capite, il loro crimine è alle stelle”. 

Il dipartimento di polizia di New York City ha annunciato nelle passate settimane che i crimini violenti sono diminuiti durante i primi tre mesi di quest’anno, con sparatorie in calo del 23% e omicidi in calo del 12,7% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Mentre l’audizione era in corso gli avvocati della Commissione Giustizia della Camera hanno depositato al tribunale federale la risposta all’atto di citazione presentato nei giorni scorsi da Alvin Bragg che si era rivolto alla corte federale per fermare quella che ha definito una “campagna di intimidazione” da parte del congressman Jim Jordan, accusando l’alleato di Trump di cercare di ostacolare “l’autorità sovrana” di New York e di interferire in un procedimento penale in corso.

Gli avvocati della Commissione Giustizia hanno risposto sostenendo che la citazione di Bragg davanti alla Commissione Giustizia era necessaria come parte di una possibile revisione della legislazione. Jordan ha affermato che le accuse di Bragg contro Trump hanno dimostrato la necessità di valutare la fornitura di fondi federali da parte del Congresso ai pubblici ministeri locali affermando che il suo mandato di comparizione per l’avvocato Pomerantz, uno dei legali privati specializzato nei rimini dei “colletti bianchi” assunto dall’ufficio di Bragg che ha lasciato la procura distrettuale, era coperto da una protezione costituzionale per avviare un “discorso o dibattito” al Congresso, nonché nel pieno diritto del Congresso di cercare informazioni per valutare le riforme della legge.

Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Mary Kay Vyskocil terrà un’udienza mercoledì presso il tribunale federale di Manhattan.

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Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

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