I migliori amici dei newyorkesi hanno un nuovo nemico. Il suo nome è parvovirus canino (CPV), un’infezione estremamente infettiva che può risultare fatale se non curata in tempo.
Le cliniche veterinarie della Grande Mela hanno infatti segnalato un aumento del virus, che è in grado di causare gravi malattie gastrointestinali acute. L’infezione, spiegano gli esperti, può diffondersi attraverso il contatto diretto e le superfici contaminate.
I sintomi – che compaiono da 2 a 14 giorni dopo l’infezione – comprendono vomito, diarrea, perdita di appetito, spossatezza, febbre e mal di stomaco.
Il mese scorso il Dipartimento di Igiene e Sanità della città di New York (DOHMH) ha emesso un avviso in cui si affermava che al 14 marzo i centri di cura degli animali avevano identificato 14 contagi, un numero superiore a quello normalmente trattato in un solo anno.
Ad essere colpiti soprattutto Manhattan e Bronx, ma le statistiche indicano un trend in aumento anche negli altri boroughs.
Gli animali domestici che contraggono il CPV – individuabile attraverso un test fecale o PCR virale – devono essere messi in quarantena fino a quando il loro habitat non sia stato adeguatamente pulito e igienizzato. Il trattamento varia in base alla valutazione di ciascun paziente, anche se in situazioni gravi vengono spesso prescritti il ricovero, il trattamento elettrolitico e gli antibiotici.
Le autorità consigliano a prestare attenzione quando si adotta da un rifugio e a vaccinare a più presto i nuovi membri a quattro zampe della famiglia.