“Chi sogna vince”, ha ripetuto più volte a oltre 700 studenti riuniti allo Sheraton di New York per ascoltare le sue parole e sentirlo cantare. Achille Lauro, arrivato a New York insieme alla delegazione italiana per partecipare all’iniziativa “Gcmun Talks”, The Arts for Global Citizenship #AGCNewYork23 è stato prima protagonista di un discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, poi di un dibattito a pochi passi da Times Square, organizzato grazie al fondamentale sostegno di Marco Ventimiglia, fondatore di Onde Alte.
Un intervento, quello del cantante romano, incentrato sull’importanza di investire nelle proprie passioni per conquistarsi un avvenire brillante. Un tema particolarmente sentito da Lauro, che dopo l’uscita del brano “Che sarà”, una ballad intima dove si interrogava sull’incertezza del futuro, ha iniziato un progetto dedicato agli allievi degli istituti superiori italiani che l’hanno visto protagonista di lezioni-performance tra i banchi di scuola di Milano e Roma.
“Sono enormemente fiero dell’iniziativa che ho portato avanti nelle scuole italiane dove ho testimoniato la mia passione autentica per la musica che è diventata anche una professione, con l’obiettivo di essere d’aiuto a chi ha ancora davanti il proprio futuro e si trova a intraprendere una scelta di vita così importante”.
Ragazzi che sono stati protagonisti della serata, salendo sul palco per rispondere alle domande di Lauro e porgli a loro volta alcune domande. “Spero veramente che a tutti sia rimasto qualcosa dentro – ha detto il cantante – Io credo moltissimo nei giovani e so che possono veramente cambiare il mondo: è anche grazie a loro che sono arrivato fino a qui”.

Tanti i consigli dati sulla vita e su come affrontare gli insuccessi. “Il percorso di tutti è altalenante. Non esistono solo i successi, ma anzi molto spesso sono i fallimenti quelli da cui imparare. Si cade molte più volte di quanto non si riesca a vincere, ma vi assicuro che lavorando ogni giorno con passione, il giorno in cui arriverete alla meta la soddisfazione sarà in grado di cancellare tutte le delusioni che avrete dovuto affrontare”.
Il progetto ideato da Achille Lauro, da sempre sensibile alle tematiche che riguardano le nuove generazioni, insieme a H-Farm e con il supporto di Amazone Code.org, si pone come obiettivo quello di stimolare i ragazzi ad immaginare il proprio futuro e a cimentarsi con linguaggi creativi e innovativi. Gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia hanno infatti partecipato all’iniziativa componendo una “lettera al futuro” attraverso parole, video e linguaggi della programmazione, includendo musica, effetti speciali e animazioni. Il prossimo 30 marzo, a Milano, si terrà l’evento conclusivo del tour, in cui saranno annunciati i vincitori.
Allo Sheraton, dopo il dibattito interattivo, Lauro si è poi esibito con “Rolls Royce”, cavallo di battaglia portato per la prima volta sul palco di Sanremo nel 2019. Fan impazziti per l’artista che ogni mese su Spotify collezione milioni di ascolti: telefoni in alto pronti a registrare e voci pronte a cantare. “Voglio una vita così”, dice Lauro nella canzone, incoraggiando i ragazzi a sognare in grande.