La New York Community Bank sborserà 2,7 miliardi di dollari per acquisire la maggioranza della Signature Bank, l’istituto finanziario fallito una settimana fa dopo il collasso della Silicon Valley Bank.
L’accordo, che ha visto la New York Community Bank accettare di acquistare 38,4 miliardi di dollari di attività dalla Signature Bank (circa un terzo dei 110 miliardi di dollari di attività totali della banca fallita la settimana scorsa), è stato reso pubblico domenica dalla Federal Deposit Insurance Corp. Secondo la FDIC, i restanti 60 miliardi di dollari di prestiti detenuti dalla Signature Bank rimarranno in amministrazione controllata fino a quando non saranno smaltiti.
La New York Community Bank è una delle cinquanta principali istituzioni finanziarie statunitensi, con assets complessivi per 62,9 miliardi di dollari e una capitalizzazione vicina ai 10 miliardi. La maggior parte dei prestiti erogati dalla banca sono di tipo plurifamiliare o commerciale, molti nel mercato immobiliare di New York.
La Signature Bank, con sede a Manhattan, era stata invece chiusa la scorsa settimana a causa di una “eccezione di rischio sistemico simile”, diventando il terzo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti – laddove al secondo posto c’è proprio il crac della Silicon Valley Bank (al primo c’è il collasso di Lehman Brothers del 2008).
Nelle prossime ore, quindi, le 40 filiali della Signature Bank passeranno sotto l’insegna della Flagstar Bank – una filiale della New York Community Bank.
La governatrice di New York, Kathy Hochul, ha assicurato ai newyorkesi che il sistema bancario dell’Empire State rimane sicuro. “Il messaggio principale che voglio trasmettere è che i newyorkesi dovrebbero avere fiducia nel fatto che i loro soldi sono al sicuro”, ha detto Hochul ai giornalisti a Manhattan lunedì scorso. “Ovunque abbiano scelto di metterli, sono protetti”.