Niente barbe hipster, maggiore puntualità e meno caffè a lavoro.
Sono solo alcune delle nuove linee-guida stilate dalla polizia di New York. Obiettivo? Preservare il “decoro” e l’efficienza delle più celebri forze dell’ordine d’America.
Come riporta il New York Post, la svolta è stata fortemente voluta dal capo della polizia newyorkese, Keechant Sewell, che un paio di mesi fa ha istituito un ufficio ad hoc per valutare gli standards di professionalità degli agenti in giro per i cinque boroughs.
Così, ad esempio, l’unità vigilerà che la barba dei poliziotti non superi “un quarto di pollice” (ossia 6 mm), oppure che gli agenti non sfoggino una capigliatura trasandata, che non bevano troppo caffè mentre sono a lavoro, che non svuotino i bidoni della spazzatura abbastanza velocemente, e così via. Non solo: la squadra – diretta dall’ispettore Robert O’Hare – si assicurerà che i poliziotti indossino correttamente le loro bodycam e i loro cappelli d’ordinanza, che aggiornino i registri in tempo, che arrivino in orario e che non lascino le loro postazioni in anticipo.
Gli agenti ‘pizzicati’ potranno ricevere un avvertimento o subire sanzioni disciplinari – come la perdita di 10 giorni di ferie. “Si tratta solo di far rispettare le regole”, sostiene il comandante Kevin Maloney, addetto alle pubbliche relazioni del dipartimento di polizia.

La svolta non ha però incontrato i favori di tutti. “È assolutamente sconcertante che il controllo della lunghezza della barba e del colore dei calzini sia la priorità della polizia di New York in questo momento”, ha dichiarato Patrick Lynch, presidente della Police Benevolent Association – il principale sindacato di polizia cittadino.
Le nuove ispezioni, secondo Lynch, non faranno altro che peggiorare “la storica crisi di personale della Polizia di New York”. “Gli agenti di polizia di New York non possono pagare le bollette. Non riescono mai a vedere le loro famiglie. Combattono ogni giorno contro criminali che non hanno paura e contro un sistema giudiziario che non prevede conseguenze”, ha aggiunto.
La decisione di dare il colpo di grazia ai ranghi arriva effettivamente in un momento particolarmente difficile per la polizia della Grande Mela, che si trova ad affrontare una carenza record di agenti, mentre molti continuano a consegnare i loro distintivi a un ritmo allarmante.
I dati mostrano come l’organico del NYPD, composto da 33.822 poliziotti in uniforme, sia già oggi inferiore di 1.208 unità a quello previsto. 239 poliziotti si sono dimessi a gennaio e febbraio di quest’anno, con un aumento del 36% rispetto ai 176 che se ne erano andati nello stesso periodo del 2022. Secondo i dati sulle pensioni della Polizia di New York, si tratta addirittura di un aumento del 117% rispetto alle cifre del 2021.

Quella tra dirigenti e agenti non è però l’unica crepa aperta nel più grande corpo di polizia del Paese. A pesare è anche un braccio di ferro tra la commissaria Sewell e il sindaco Adams sul controllo del dipartimento.
Qualche giorno fa, ad esempio, il capo dell’addestramento del dipartimento, Juanita Holmes, ha convinto il sindaco Eric Adams e il vicesindaco per la Pubblica Sicurezza Philip Banks a eliminare la corsa a tempo di 1,5 miglia necessaria per terminare l’addestramento dell’accademia perché “ostacolava i candidati altrimenti idonei, soprattutto le donne”.
Schierandosi con Holmes, Banks e Adams hanno così scavalcato Sewell, che si era opposta alla cancellazione del requisito. E confermando che al momento i problemi della polizia di New York non si limitano al solo crimine.