Il miliardario newyorkese Thomas Lee è stato trovato morto giovedì all’interno del suo ufficio a Manhattan.
Il banchiere, che aveva 78 anni e una ricchezza stimata di 2 miliardi di dollari, si sarebbe tolto la vita giovedì mattina con un colpo di pistola alla testa nel suo ufficio al numero 767 della Fifth Avenue – anche se la polizia di New York ha chiesto di aspettare i risultati dell’autopsia per determinare se si tratti di suicidio o qualcun altro abbia premuto il grilletto.
Lee era un’istituzione della finanza statunitense ed era ritenuto uno dei pionieri del cosiddetto leveraged buyout, ossia lo strumento che permettere di acquistare un’azienda attraverso l’indebitamento. Lee è altresì noto anche per aver acquisito l’azienda di bevande Snapple nel 1992 e per averla venduta due anni dopo a Quaker Oats per 1,7 miliardi di dollari, 32 volte il prezzo di acquisto.
La vittima era attiva anche nella filantropia, avendo ricoperto il ruolo di amministratore fiduciario per importanti organizzazioni artistiche di New York come il Lincoln Center for the Performing Arts e il Museum of Modern Art.
La famiglia di Thomas H. Lee, 78 anni, ha espresso in un comunicato la propria “profonda tristezza” per la sua scomparsa. “Il mondo lo conosceva come uno dei pionieri del settore del private equity e come uomo d’affari di successo, ma noi lo conoscevamo come marito, padre, nonno, fratello, amico e filantropo devoto che ha sempre anteposto i bisogni degli altri ai propri”, recita il comunicato.
Lascia una moglie, Ann, e cinque figli.