Più di 84.000 paperoni newyorkesi hanno un conto in banca superiore al milione di dollari. A rivelarlo sono gli ultimi dati fiscali rilasciati dallo Stato di New York, relativi al 2021 – anno in cui si è verificato un aumento-record (+21%) di contribuenti milionari.
Un record che risulta forse paradossale alla luce di un altro dato, quello relativo ai trasferimenti, che proprio nel 2021 ha visto proprio i cittadini più facoltosi lasciare con maggiore frequenza l’Empire State rispetto al resto della popolazione.
I dati sono liberamente consultabili sul nuovissimo sito del Dipartimento statale delle imposte e delle finanze, ricco di informazioni, grafici, diagrammi e cifre che dimostrano l’entità delle entrate fiscali dello Stato e la loro provenienza. Si scopre così che, nell’anno fiscale 2021, i contribuenti newyorkesi con un reddito superiore a 1 milione di dollari erano esattamente 84.366. Un aumento significativo rispetto ai 69.688 dell’anno precedente nonché il “numero più alto nella storia recente dello Stato di New York”, secondo il dipartimento.
Ciononostante, il 5% di chi era già milionario nel 2020 ha deciso di lasciare lo Stato nel 2021 – una percentuale leggermente superiore al numero di trasferimento relativo all popolazione generale (3%). Secondo le statistiche, il tasso di abbandono dello Stato da parte dei milionari è diminuito marginalmente rispetto all’inizio dell’epidemia di COVID-19 nel 2020, quando era stato il 6% dei paperoni a traslocare. Tuttavia, il numero è ancora ben superiore ai livelli pre-pandemia.
In generale, nel 2021 lo Stato di New York ha esatto 67,2 miliardi di dollari di imposte sul reddito. Di questi, i 200 contribuenti più ricchi hanno rappresentato il 9,5% del totale, mentre più generale il 50% dei contribuenti più ricchi ha contribuito per il 99,3%.
I dati sono stati interpretati in maniera opposta dal Partito Democratico e dal Partito Repubblicano. I dem sostengono che l’aumento record del numero di milionari renda necessario aumentare le imposte sul reddito personale dei ricchi e i loro privilegi. Al contrario, il GOP ritiene che tassare ulteriormente i contribuenti più facoltosi – che incidono in misura prevalente sulle entrate complessive dello Stato – sia una mossa anti-lesionista destinata ad aumentare il loro esodo verso altri Stati.