La polizia di New York è alla caccia della donna che lunedì ha dato fuoco a una bandiera LGBT esposta fuori da un locale di SoHo – e che ora è accusata di aver commesso un crimine d’odio.
Nei filmati di sorveglianza pubblicati sui social media si vede la responsabile che, intorno alle 13:30, scende dal lato passeggero anteriore di un’automobile bianca e si ferma davanti al ristorante “The Little Prince”, appiccando il fuoco con l’accendino per poi precipitarsi di nuovo nell’auto.
Le fiamme si sono propagate a un edificio sovrastante, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Come anticipato, la polizia di New York sta esaminando l’accaduto come possibile crimine d’odio – una circostanza che comporta pene più severe se il colpevole viene riconosciuto tale.
Nel frattempo, i gestori del locale e le autorità cittadine hanno deciso di esporre al di fuori del loro ristorante una nuova e più grande bandiera LGBTQI. “Questa bandiera è cinque volte più grande di quella originale”, ha detto il consigliere Erik Bottcher, che rappresenta il West Village, prima di salire su una scala e appendere la nuova bandiera. “Il piano della persona che ha fatto questo le si è ritorto contro, e male.”