Il ricordo del giorno in cui una terribile marea travolse la città di Venezia, il fatidico 4 Novembre 1966, echeggiava all’interno dell’Istituto Italiano di Cultura di New York durante l’incontro tenutosi per presentare il nuovo libro dello storico Christopher Carlsmith, Save Venice Inc.: American Philanthropy and Art Conservation in Italy, 1966-2021. L’organizzazione Save Venice è nata proprio da quel tragico avvenimento, voluta da un gruppo di docenti ed intellettuali della Harvard University affascinati dal patrimonio artistico di Venezia e determinati a preservarlo, e inizialmente chiamata International Fund For Monuments.
All’evento, il terzo in partnership tra l’Istituto e l’Associazione, il Direttore Fabio Finotti, insieme al Presidente di Save Venice Charles Tolbert, hanno salutato il pubblico ricordando la fattiva collaborazione. La parola è poi passata a Christopher Carlsmith, professore e direttore del dipartimento di storia all’University of Massachusetts, che ha ripercorso la storia dell’associazione, nata dopo lo shock dell’alluvione e divenuta la più grande nonprofit dedicata a preservare le opere artistiche e i monumenti della Serenissima.
Tra le attività più importanti portate a termine da Save Venice, il restauro della scultura marmorea del Sansovino, intitolata Madonna col Bambino e posizionata sulla tomba di Livio Podacataro e la ristrutturazione dell’opera di Tintoretto esposta nella chiesa di San Marziale, che raffigura il Santo da cui prende il nome la chiesa.

Il 1986 per Save Venice, è stato l’anno della svolta, grazie all’arrivo di importanti investimenti che hanno permesso all’associazione di portare avanti progetti molto importanti e di grande valore economico come il restauro della Cattedrale di Santa Maria Assunta sull’isola di Torcello e della Chiesa di San Sebastiano.
Oggi Save Venice non si occupa solo di restauri di opere artistiche nella Laguna, ma è coinvolta nell’organizzazione di conferenze ed eventi con storici d’arte di fama internazionale, nella creazione della biblioteca e degli archivi “Rosand Library and Study Center”, nella allocazione di borse di studio e nella realizzazione di viaggi culturali in Italia, Egitto e altre parti del mondo.
“Due anni fa abbiamo lanciato l’iniziativa Women Artist of Venice (Donne Artiste di Venezia) per riscoprire le scultrici, pittrici e artiste che hanno contribuito a creare il patrimonio artistico della città. Ne avevano identificate fino ad allora poco più di una dozzina, Save Venice ne ha identificate 90,” dice con orgoglio Carlsmith.
Save Venice é famosa anche per i gala che organizza per raccogliere fondi. Tra i più celebri, quello di Venezia durante la settimana della regata storica, e quello nella Grande Mela che avviene in primavera, con ospiti che vengono da tutto il mondo per brindare alla bellezza senza tempo di Venezia.