Buone notizie da New York. Il gufo Flaco – scappato a inizio mese dallo zoo di Central Park, dove si trovava da 12 anni – ha smentito lo scetticismo di molti esperti, secondo cui avrebbe fatto fatica a procurarsi del cibo autonomamente dopo aver passato tutta la sua vita in cattività.
Il volatile – un gufo reale – avrebbe infatti rapidamente imparato a procacciarsi le sue prede (principalmente topi, di cui il parco abbonda) e si sentirebbe a suo agio nel suo nuovo habitat.
In un primo momento, al contrario, i veterinari avevano cercato di ricatturarlo poiché diffidenti sulla sua capacità di nutrirsi e di sopravvivere al di fuori della sua gabbia – che lo scorso 2 febbraio era stata perforata da un ignoto, causando la fuga dell’uccello. Da quando è fuggito dalla gabbia, Flaco è stato avvistato in vari luoghi dell’Upper Manhattan, tra cui un marciapiede di Madison Avenue – prima di fare definitivo ritorno a Central Park.
“Alcuni giorni fa lo abbiamo osservato mentre cacciava, catturava e si nutriva con successo di una preda. Abbiamo assistito a un rapido miglioramento delle sue capacità di volo e della sua abilità di muoversi con sicurezza nel parco. All’inizio la preoccupazione principale di tutti era che Flaco fosse in grado di cacciare e mangiare; ora non lo è più”, ha dichiarato in un comunicato lo zoo di Central Park.
Gli esperti ritengono si dicono comunque consapevoli delle sfide quotidiane che il gufo, fuori dalla sua gabbia, dovrà affrontare all’aria aperta – e perciò “continueremo a monitorarlo, anche se non con la stessa intensità, e cercheremo di recuperarlo opportunisticamente quando la situazione sarà giusta.”