Marvin Pines, 65 anni, è il primo decesso nel 2023 in un carcere di New York. È morto a Rikers Island, il più grande carcere cittadino, e il caso torna a puntare i riflettori sulla gestione dei detenuti dopo che lo scorso anno 19 persone sono morte dietro le sbarre, rendendo il 2022 l’anno più letale degli ultimi 25 anni.
L’avvocato di Pines, Javier Damien, ha detto che i funzionari gli hanno comunicato come il suo cliente sia morto per una crisi epilettica avuta mentre faceva la doccia. Damien ha detto che il suo cliente aveva sofferto di crisi epilettiche in passato ed era preoccupato di non poter ricevere le cure mediche di cui aveva bisogno in carcere. “Era spaventato per la sua salute”.
“Ogni morte in custodia è una tragedia – ha dichiarato il commissario Louis Molina in un comunicato – inviamo sinceramente le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai cari del signor Pines. Come per tutti i decessi in carcere, stiamo lavorando con le nostre agenzie per condurre un’indagine completa”.
Pines era in prigione dal 3 agosto per possesso criminale di droga conservata con l’intento di venderla. Motivo che, all’inizio del 2022, gli aveva già fatto mettere le manette ai polsi.
Damien ha detto che il suo cliente era “in difficoltà” e che le sue accuse derivavano dalla dipendenza dalla droga, per cui era stato in un programma di disintossicazione. Il giudice aveva fissato una cauzione di 50.000 dollari o 25.000 dollari in contanti: una somma che non poteva permettersi.