La polizia di New York ha arrestato una ventina di persone – tra cui un presunto caporegime della famiglia Gambino – in relazione a un giro di maxi-tangenti per la costruzione di grattacieli nel centro di Manhattan.
L’operazione è scattata mercoledì su ordine del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg a seguito di un’indagine del NYPD, del Dipartimento Investigativo e dell’Ufficio anti-racket del Procuratore.
Tra gli arrestati ci sono il 59enne Frank Camuso, che gli inquirenti ritengono una figura di spicco del clan italoamericano dei Gambino – una delle cosiddette “Cinque famiglie” della mafia newyorkese – e l’imprenditore edile Robert Baselice, che avrebbe indirizzato illegalmente i promotori immobiliari verso i subappaltatori con cui era in combutta.
Lo schema funzionava in questo modo: per far loro ottenere la commissione, Baselice intimava ai subappaltatori di aumentare le loro offerte fino a un livello che gli avrebbe permesso di ricavare una tangente – condividendo in cambio informazioni dettagliate sulle offerte dei rivali. Secondo la procura distrettuale, le imprese controllate da Camuso e dal clan Gambino avrebbero quindi ricevuto una parte del denaro.
Tra i progetti immobiliari coinvolti ci sono i cantieri del FiDi Hotel, del citizenM New York Bowery Hotel e del Fifth Avenue Hotel.
Secondo una fonte, in precedenza Camuso avrebbe lavorato per Joe “il Biondo” Giordano, un ex capo dei Gambino e amico intimo di John Gotti morto in carcere nel 2013.