“A New York non c’è più posto” per i migranti. A dirlo chiaramente è stato il sindaco Eric Adams nel corso della sua visita al confine USA-Messico di domenica.
Il primo cittadino dem ha visitato una struttura di smistamento gestito dalla polizia di frontiera, incontrando inoltre le autorità locali, tra cui il sindaco di El Paso Oscar Leeser – che nelle ultime settimane ha spedito centinaia di pullman pieni di immigrati latinoamericani verso i cinque boroughs.
Non sono mancate bordate all’amministrazione Biden, che secondo Adams starebbe facendo troppo poco per alleviare i flussi di immigrati clandestini che quotidianamente sono diretti verso la Grande Mela. “È arrivato il momento che il governo nazionale faccia il suo lavoro”, ha dichiarato Adams, che precedentemente ha ricordato come l’afflusso di migranti a New York – le cui casse soffrono già di un grave deficit di bilancio – potrebbe costare alla città fino a 2 miliardi di dollari.
La visita arriva non a caso a meno di 24 ore dalla richiesta di aiuti urgenti alla governatrice Kathy Hochul per accogliere l’ondata di migranti che ha messo a dura prova il sistema di accoglienza della città di New York.
“Sulla base delle nostre proiezioni, prevediamo di non essere in grado di continuare a ospitare i richiedenti asilo in arrivo da soli e abbiamo presentato una richiesta di aiuto reciproco di emergenza allo Stato di New York a partire da questo fine settimana”, aveva dichiarato Adams venerdì.
Le spese per gestire l’afflusso di migranti dal confine sono infatti aumentate molto al di sopra di quanto previsto – circostanza che ha spinto il sindaco a chiedere fondi all’Empire State, oltre ad altri 500 posti letto.